Vengono usati per bypassare gli strumenti di sicurezza di Windows
L'attacco hacker subìto da NVIDIA si arricchisce di un nuovo capitolo e soprattutto di inedite possibili conseguenze. "Lapsu$", il collettivo hacker che ha rivendicato l'attacco, ha minacciato di far trapelare le informazioni rubate se NVIDIA non dovesse soddisfare le richieste sulla rimozione di ogni limite alle prestazioni delle schede grafiche della serie RTX 30 nelle operazioni di mining.
Il gruppo, infatti, ha affermato che durante l'attacco informatico è riuscito ad appropriarsi di progetti delle schede GPU e di informazioni sui driver e sui firmware utilizzati dalle schede video. Inoltre, il collettivo è riuscito a trafugare due certificati utilizzati da NVIDIA per firmare il proprio software. Sebbene siano scaduti entrambi, sembrerebbe che Windows consentirebbe ancora di eseguire software con firme scadute. Tutto ciò, quindi, potrebbe portare alla creazione di malware.
Dunque, l'attacco subìto da NVIDIA - che secondo "Lapsu$" ha portato alla sottrazione di oltre 1 TB di dati riservati - continua a far preoccupare e soprattutto sembrerebbe di non immediata risoluzione.