Tra gli effetti del Covid-19, l'aumento del tempo che i ragazzi italiani trascorrono online. Il dato, senza includere la Didattica a distanza, è aumentato del 67%. Ad evidenziare il fenomeno è stata l'indagine realizzata dall'Istituto "Piepoli" ed illustrata dal "Moige" (Movimento italiano genitori) in occasione del progetto "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro bullismo e cyber risk".
Il maggior aumento si è verificato nelle isole (76%); a seguire il sud (74%) ed il nord (71%). Come conseguenza del fenomeno, l'87% dei genitori ha riscontrato effetti negativi, tra cui la perdita del contatto fisico con il prossimo. C'è anche un rovescio della medaglia: diversi genitori, infatti, hanno riconosciuto che i dispositivi tecnologici hanno consentito ai propri figli di mantenere le relazioni sociali durante la pandemia.
Per permettere ai ragazzi un corretto utilizzo dei social e di internet, quindi, è stato avviato il progetto "Giovani Ambasciatori", che coinvolgerà 250 scuole primarie e secondarie di I e II grado in circa 200 comuni di tutta Italia, 1.250 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola e 125.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato.
Successivamente, il docente referente del progetto sceglierà 5 o più allievi che, dopo essersi formati sulla piattaforma, diventeranno "Giovani Ambasciatori" per trasmettere le proprie conoscenze ai loro coetanei attraverso la peer to peer education.
L'obiettivo, si legge in una nota, sarà quello "di diffondere una cultura digitale soffermandosi sull'importanza di un corretto utilizzo dei social, della rete oltre che sui rischi connessi a un uso improprio delle nuove tecnologie e promuovere tra i minori una maggiore consapevolezza dei cyber risk".