ITASEC23, al via la prima giornata dedicata agli studenti di 25 scuole del Sud e Centro Italia

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La prima giornata comincia con un’iniziativa rivolta ai giovani: la High schools CTF Workshop, una competizione di capture the flag (una sorta di “rubabandiera” digitale) nella quale si sono confrontati trecento studenti e studentesse provenienti da 25 scuole del Sud e Centro Italia

Fiera del Levante: in uno degli spazi più rappresentativi del commercio italiano ha inizio ITASEC23, la conferenza di sicurezza informatica organizzata dal Cybersecurity National Lab del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), che si pone l’ambizioso obiettivo di portare per quattro giorni sotto lo stesso tetto industria, accademia e pubblica amministrazione, per discutere di cybersecurity e sviluppo digitale.

Per la prima volta quest’anno, ITASEC23 comincia con un’iniziativa rivolta ai giovani: la High schools CTF Workshop, una competizione di capture the flag (una sorta di “rubabandiera” digitale) nella quale si sono confrontati trecento studenti e studentesse provenienti da 25 scuole del Sud e Centro Italia. Al centro della gara è la formazione e l’avvicinamento dei più giovani alla sicurezza informatica, un ambito che sarà sempre più centrale nel futuro della nostra società. Alla premiazione, che si è svolta alla fine della gara, ha partecipato anche Paolo Atzeni, direttore per lo sviluppo di capacità e competenze dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

Ad aprire le attività è stato invece il professore ordinario del Politecnico di Bari e vicesindaco della città, Eugenio Di Sciascio, che ha dichiarato: “Ci auguriamo che giornate come quella di oggi possano avvicinare i giovani alle sfide che ci aspettano: tra queste sicuramente quella della cybersicurezza, indispensabile per la costruzione del futuro di tutti”

Nel corso delle attività si sono avvicendati anche gli incontri organizzati da Università di Bari, Politecnico di Bari e Libera Università Mediterranea, nei quali si sono affrontati i temi dell’etica e del diritto nel dominio digitale e della protezione delle infrastrutture critiche, che hanno registrato il tutto esaurito in ogni sala. Durante la giornata è intervenuto anche Guido Scorza, membro del Consiglio dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, che partendo dal caso ChatGPT ha colto l’occasione per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze presenti sull’attenzione necessaria rispetto alla condivisione dei dati.

In chiusura è intervenuto anche Paolo Prinetto, direttore del Cybersecurity National Lab, che ha commentato: “Come ci ricorda ACN, la cybersicurezza non si delega. Questo vuol dire che ciascuno di noi deve impegnarsi su questo fronte e l’iniziativa di questa mattina con le scuole vuole aiutarci ad acquisire questo tipo di consapevolezza”.

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