Monument Valley 3 è finalmente arrivato e ha confermato le grandi aspettative che si portava addosso: è un ennesimo piccolo capolavoro. Lo dico sin da subito, senza timore di essere smentito, perché la qualità di questo titolo è innegabile. E non parlo solo di qualità tecnica, sin troppo evidente, ma di aspetti più profondi e complessi, legati all'essenza stessa dei giochi e delle emozioni che suscitano. Servirebbero più giochi come Monument Valley 3 e in questa recensione vi spiego perché.
Scheda videogioco
- Publisher Netflix Games
- Sviluppatore Ustwo Games
- Genere Puzzle
- Numero giocatori Giocatore singolo
- Lingua Italiano
Cos'è Monument Valley 3
Monument Valley 3 è il terzo capitolo della saga di Ustwo Games, iniziata nel 2014 col primo gioco e proseguita nel 2017 col secondo, entrambi pluripremiati.
Ci sono voluti ben 7 anni per arrivare al lancio di questo titolo, realizzato anche sotto la spinta di Netflix Games, che ha curato la produzione e la distribuzione (ne parleremo a fine recensione).
Da segnalare che Monument Valley 3 al momento è disponibile solo come gioco mobile per dispositivi Android e iOS. I primi due capitoli sono stati portati anche su PC con una versione dedicata, che potrebbe arrivare anche per questo terzo capitolo in futuro, ma per ora non se ne sa nulla.
Sia per le meccaniche che per l'estetica, Monument Valley 3 prosegue sulla scia dei primi due giochi della saga: è un'avventura minimalista, fatta di puzzle ambientali e giochi di prospettiva. Ha un fortissimo accento autoriale, che caratterizza in profondità l'esperienza di gioco.
Diverso dal resto
L'aspetto più sorprendente di Monument Valley 3 è che segue logiche completamente opposte rispetto al resto del mercato dei giochi mobile.
Succedeva già con i primi due capitoli, ma fa ancora più strano vederlo adesso, conoscendo la situazione attuale.
All'interno del gioco non ci sono acquisti in-app, non c'è uno shop per acquistare skin o potenziamenti, non ci sono timer a scadenza. Mancano addirittura i pacchetti da sbustare, le loot box da aprire, la ruota della fortuna con i premi giornalieri.
Quando si apre per la prima volta Monument Valley 3 non si viene assaliti da animazioni scoppiettanti con mille menu pieni di numeri e simboli. Non c'è niente da vendere e niente da comprare. C'è solo il gioco, e questo è quello che conta davvero.
Mi sono permesso questa piccola lista di mancanze (con molto ironia) per farvi capire sin dal principio quanto questo gioco sia un'esperienza diversa dal resto, quasi unica nel suo genere.
Un gioco zen
Monument Valley 3 è un gioco zen, in tutto e per tutto. Ha una grafica colorata e minimalista, in stile low poly.
Ha musiche dolci e rilassanti, con piccoli accenti che sottolineano ogni azione. Ha una trama sottile, che serve da legante per la serie di puzzle che è il cuore del gameplay.
Quello che però lo rende davvero un capolavoro è la direzione artistica. Monument Valley 3 è un trionfo del game design, è una masterclass su come si realizza un'esperienza ludica, che mantiene un livello di qualità elevatissima dall'inizio alla fine. Per certi versi somiglia a COCOON, altra piccola perla in quanto a game design che v'invito a scoprire.
Il gioco inizia subito, senza preamboli, senza spiegazioni. Non ci sono cartelli o tutorial espliciti. Il giocatore viene guidato dalla struttura dei livelli, dalla sua stessa intuizione, scoprendo da solo l'evoluzione del gameplay, le nuove azione che può compiere.
Su questo, tra l'altro, Monument Valley 3 ha fatto grandi passi in avanti rispetto ai primi due capitoli. È molto più vario, sia come ambientazioni che come personaggi. Si può parlare con diversi NPC, si può addirittura navigare in alcuni spazi più aperti, usando una "vecchia conoscenza" come fidato vascello.
Lo stile delle architetture cambia continuamente, passando da uno stile razionalista a uno più sinuoso, muovendosi tra ambientazioni totalmente candide ad esplosioni di colore. Lo spettacolo per gli occhi è assicurato.
Segue il suo flow
Tutto questo è realizzato con la massima cura, pixel per pixel. Sarà anche un esercizio di stile, una raffinatezza superflua, eppure fa la differenza quando ci s'immerge nel mondo di gioco, quando ci si perde nelle sue ambientazioni oniriche e psichedeliche.
Il punto forte dell'esperienza di Monument Valley rimane il suo flow, lento e rilassato. La protagonista di questo capitolo, Noor, si muove in scenari bellissimi e impossibili, che sembrano usciti dalla mente di Escher. Le geometrie vengono ribaltate, le prospettive distorte, ed è su questo che si regge l'intera struttura del gameplay.
Gli enigmi non sono difficili da risolvere, tutt'altro. Il gioco è pensato per offrire un livello di sfida basso, ogni scenario si risolve con poche azioni. Basta ruotare una leva, sollevare un blocco, entrare in una porta, e si va anti così.
È un'esperienza zen, l'ho già detto: non deve essere frustrante, ma emozionante.
Non si può rimanere indifferenti quando sullo schermo si schiude un fiore e i suoi rami diventano passerelle per Noor. Le animazioni morbide che seguono i nostri gesti sottolineano ogni secondo la bellezza delle ambientazioni, mettono ancora più carico emotivo sulla nostra piccola avventura.
Finisce troppo presto
Cosa resta alla fine dei 10 livelli del gioco? Il piacere di aver vissuto un piccolo capolavoro, rilassante e soddisfacente. La consapevolezza di aver investito tempo in un prodotto realizzato con cuore e sapienza tecnica, tempo speso bene.
E forse l'unica pecca è proprio il tempo di gioco, che è davvero poco. Monument Valley 3 dura poco più di un'ora e mezza, forse anche meno se correte verso la fine senza godervi il paesaggio.
Per fortuna sono già previste storie stagionali, che saranno sbloccate di volta in volta nei prossimi mesi. Non è stato comunicato se saranno vere e proprie espansioni, spero vivamente che la qualità sia la stessa dei livelli principali.
Prezzo e Uscita
Monument Valley 3 è disponibile dal 10 dicembre 2024 per piattaforme Android e iOS. Non ha un prezzo di listino, ma può essere giocato senza costi aggiuntivi per gli abbonati a Netflix.
Questa sua particolare forma di distribuzione lo rende particolarmente allettante per chi già usa Netflix, che può provarlo praticamente gratis. Per tutti gli altri, però, è un po' limitante.
Sarebbe stato più giusto lanciarlo anche come gioco a pagamento (indipendente dall'abbonamento Netflix), come successo ai due capitoli precedenti? Probabilmente sì, l'esclusività non è mai vantaggiosa per l'arte.
Sta di fatto che, se avete un abbonamento Netflix o volete averlo, questo è il gioco da provare. Anche se non siete videogiocatori abituali, anche se non avete confidenza col mondo del gaming, fatelo lo stesso. Ne vale la pena, non è tempo sprecato.
Monument Valley 3 - Immagini
Monument Valley 3 - Immagini
Giudizio Finale
Monument Valley 3
Monument Valley 3 non è solo un gioco, è un'altra cosa, più semplice e più complessa allo stesso tempo. Quando si entra nel suo mondo ci s'immerge in una realtà onirica e psichedelica, coloratissima e cangiante. Un gioco zen, rilassante e stimolante al tempo stesso, vario e innovativo più dei capitoli precedenti. Ha tutto quello che dovrebbe avere un buon gioco, è pieno di idee che funzionano e che stupiscono. Dovrebbe essere un esempio per tanti altri giochi mobile. Le poche ore di contenuti di Monument Valley 3 valgono molto di più delle centinaia di ore proposte dai tanti giochi gacha che affollano gli store di Android e iOS. Qui non c'è niente da collezionare, sbustare, comprare. Qui c'è un'avventura che parla al cuore e illumina gli occhi. Magari ce ne fossero di più, il mondo del gaming mobile sarebbe un posto migliore.
Voto finale
Monument Valley 3
Pro
- Stile eccezionale
- Gameplay vario
- Ambientazioni curatissime
- Colonna sonora piacevole
Contro
- Durata molto limitata
- Basso livello di sfida
- Solo per abbonati Netflix
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.