Ho passato le settimane con Xiaomi 14T Pro e Xiaomi MIX Flip insieme alla Xiaomi Smart Band 9 e a Xiaomi Buds 5. Oggi parliamo di Buds 5, ovvero gli auricolari TWS bluetooth con design semi-in-ear, simili alle AirPods originali per capirci. Rispetto alle AirPods 4 con ANC, che stiamo testando proprio in questi giorni, in questo caso parliamo di una spesa pari a 100€ di listino ma che su Amazon si tramuta già in 88€ di street price.
Le Xiaomi Buds 5 hanno anche loro una sorta di ANC, seppur con un design di questo tipo non ci si possa aspettare una cancellazione vera e propria dei rumori ma piuttosto un'attenuazione di essi. Ho viaggiato per più di 10 ore in treno e 10 ore in aereo in queste settimane e ho avuto modo di farmi una idea complessiva su tre aspetti chiave: batteria, qualità del suono e qualità dei microfoni.
Piccolo spoiler: questi auricolari hanno una funzione che non ho mai trovato in oltre 50 modelli TWS provati negli ultimi anni: la possibilità di registrare dai microfoni fino a 180 minuti, anche a telefono scollegato!
INDICE
CASE E DESIGN
Le Xiaomi Buds 5 si presentano bene esteticamente e non vi nego che in un primo momento, dopo il loro unboxing, pensavo parlassimo a tutti gli effetti di un modello PRO. La parte inferiore del case è opaca mentre l'area dedicata al meccanismo di apertura, supportato da un'ottima cerniera, è lucida. L'effetto è ben riuscito e viene ripreso anche dagli auricolari stessi.
Ciò che non è in linea con un prodotto premium è la sensazione al tocco: quando prendiamo in mano il case e le buds notiamo subito come si sia utilizzata una plastica non d'altissimo livello, non come ad esempio quella delle Pixel Buds. La cerniera però funziona bene ed offre un'apertura a conchiglia morbida ma resistente. Scuotendo il case infatti non si aprirà o si chiuderà da sola.
Estrarre le cuffiette è molto semplice perché non sono annegate nel case: è possibile quindi tirarle fuori con un movimento verso l'esterno, molto semplice, anziché tramite un'estrazione dall'alto. Anche qui ritroviamo un corpo in plastica opaca ad esclusione della zona esterna dello stelo, che riprende nel nostro caso l'argento specchiato del case esterno. L'area specchiata potrebbe anche apparire premium ad un primo sguardo ma dopo qualche utilizzo noterete molto sporco accumularsi su di essa.
Il case misura 53,9 x 53,2 x 24,5 mm mentre gli auricolari all'incirca 30 x 20,16 x 17,18 mm. La custodia di ricarica pesa 36,6g mentre gli auricolari 4,2g ciascuno, arrivando ad un peso complessivo di 45g. Il case, nonostante le dimensioni compatte, integra una batteria da 480mAh, mentre in ogni auricolare se ne trova una di 35mAh. C'è la Type-C, ma manca la ricarica wireless. Sul case c'è un led di stato e un tasto per il pairing.
COMODIT
La caratteristica principale di questi auricolari TWS è proprio la loro forma, l'essere semi-in-ear, collocandosi perfettamente a metà fra le in-ear e le open-ear. Non essendoci dei gommini che ci isolano e fanno da "tappo" anche dopo lunghe sessioni di utilizzo non avvertiamo fastidi e scomodità, né ci sentiamo isolati dall'ambiente circostante.
Sto usando e amando le Airpods 4 con ANC ma con un pesante contro, super personale, dopo svariati minuti devo riposizionarle perché tendono a sganciarsi dall'orecchio. Sia grazie alla plastica scelta, che non diventa mai scivolosa, sia grazie alla forma leggermente differente e più corta, queste Xiaomi Buds 5 non mi sfuggono mai dall'orecchio.
Può sembrare una banalità ma per un paio di semi-in-ear è un aspetto essenziale. Attenzione quindi, perché magari per voi potrebbe essere esattamente il contrario, un paio di queste potrebbe andarvi bene e un altro invece no. A me ad esempio sfuggivano anche le FreeBuds 5 di Huawei ma non le FreeBuds 3 sempre di Huawei! Se avete l'occasione provatele e osservatele dal vivo, magari in uno Xiaomi Store.
GESTURE
Sullo stelo degli auricolari è presente una zona su cui si può interagir con pizzichi e pressioni, e sono svariate le gesture a disposizione: pressione singola, pressione doppia e pressione tripla sia per l'auricolare sinistro sia per quello destro ed infine la pressione prolungata, anche qui sia per il sinistro che per il destro.
Le pressioni prolungate sbloccano tre funzioni: attivare o disattivare l'ANC, scattare una foto (se collegate ad uno smartphone Xiaomi) o iniziare la registrazione tramite i microfoni degli auricolari. Tramite le altre pressioni possiamo configurare tutto il resto come andare avanti o indietro in una playlist musicale, alzare o abbassare il volume, mettere play o pausa o registrare l'audio.
Il sistema di gesture è quindi molto completo, anzi è uno dei più completi che abbiamo testato. Gli auricolari tra l'altro possono rilevare autonomamente quando li indossiamo o rimuoviamo, così da interrompere la riproduzione multimediale o riprenderla e disattivare l'ANC quando non sono indossati.
Ovviamente si può rispondere anche alle chiamate tramite gli auricolari e c'è anche una funzione per farli suonare da remoto nel caso li avessimo smarriti.
APPLICAZIONE E SOFTWARE
Non provavo degli auricolari Xiaomi da molto tempo e quindi il mio approccio con l'app Xiaomi Earbuds è stato molto cauto. Inizialmente ho sfruttato le impostazioni stock presenti nel menù Bluetooth degli Xiaomi, seppur poi abbia notato come alcune funzioni non fossero presenti.
Configurando l'app si nota una grafica più curata e come ci sia ora la possibilità di sfruttare la funzione "Registrare l'audio". Anche la funzione "Trova gli Auricolari" è disponibile soltanto tramite app! Da entrambe le parti si possono cercare ed effettuare aggiornamenti software.
C'è da dire che l'app Xiaomi Earbuds è ben organizzata, ben fatta graficamente ma senza troppi fronzoli e menù e sottomenù inutili e poco intuitivi. Tutte le funzioni essenziali sono a portata di mano e ogni funzione è accompagnata da una breve descrizione che fa capire dove e come stiamo andando ad operare.
Con il nuovo aggiornamento Xiaomi ha permesso alle Buds 5 di registrare audio per 180 minuti consecutivi, mentre in precedenza dopo 90 minuti si doveva ricominciare da capo. In pratica quando la memoria di un auricolare si saturava non partiva la registrazione sul secondo. L'attuale versione firmware è la 3.1.0.2.
CANCELLAZIONE DEL RUMORE
Quando parliamo della cancellazione attiva del rumore (ANC) di queste Xiaomi Buds 5 non dovete aspettarvi miracoli. Il grosso del lavoro negli auricolari in-ear lo fa proprio la parte "passiva", i gommini. Qui il software deve cercare di capire come è indossato l'auricolare per andare a tarare al meglio la cancellazione e non essendo perfettamente immobili con il design semi-in-ear ogni tanto potreste trovarvi a sistemare gli auricolari per ottimizzare l'effetto ANC.
Di base abbiamo una modalità automatica e due manuali: "Bilanciata" e "Profonda". Non sarei onesto dicendovi che ad oggi ci sono differenze fra le due modalità, la cancellazione sembra veramente identica. L'effetto comunque è flebile, leggermente inferiore alle AirPods 4 ANC e inferiore alle FreeBuds 5.
L'approccio di questi ANC in modelli semi-in-ear o open ear è andare ad annullare quei rumori più bruschi in modo che quando ascoltiamo podcast o musica siamo quasi completamente isolati; l'attenuazione dei rumori aiuta senza svolgere il lavoro primario. Senza nessun contenuto multimediale o suono bianco in riproduzione ascolterete ogni conversazione a distanza di 1-2 metri.
EQUALIZZATORE
Personalmente ho ascoltato musica e serie TV tramite queste Xiaomi Buds 5, sempre con il "Bilanciamento audio" impostato su "Harman AudioEFX", perchè questo preset è stato proprio studiato appositamente con il team Harman Studio.
Fra le altre proposte troviamo "Migliora la voce", "Alti migliorati", "Diminuisci i bassi", "Classico", e "Personalizzata" dove possiamo andare ad operare da -6dB a 6dB e 62Hz fino a 16K Hz.
C'è anche un'impostazione attivabile "Suono adattivo" che regola automaticamente il suono in base alla forma del nostro orecchio e dell'ambiente circostante.
QUALIT DI ASCOLTO
Le Xiaomi Buds 5 supportano la banda larga intelligente e sono in grado di monitorare la posizione della nostra testa per sfruttare appieno l'audio spaziale. Personalmente, sfruttando già il Dolby Atmos, ho preferito tenere disattivato l'audio spaziale degli auricolari, perché il risultato era più gradevole sugli smartphone e app testate (Apple Music).
Abbiamo a bordo tra l'altro il Bluetooth 5.4 che si porta dietro il supporto ai codec SBC, AAC, aptX Lossless, aptX Adaptive e LC3. Il codec aptX Lossless a 16 bit/44,1 kHz con audio lossless fino a 1,2Mbps è sicuramente la novità più succosa. Noi lo abbiamo sfruttato sia su POCO F6 PRO che Xiaomi MIX Flip. Con il codec aptX Adaptive abbiamo una latenza minima di 73ms.
Le Xiaomi Buds 5 integrano un driver dinamico a doppio magnete da 11 mm e ciascun auricolare ha un tubo "subwoofer". Con questa configurazione Xiaomi promette bassi ben presenti e un'ottimizzazione anche degli alti. Proprio questi ultimi sono sempre ben presenti, rispetto agli auricolari che in genere su questa fascia di prezzo puntano quasi soltanto ai bassi.
Non sono mai andato oltre il 75% del volume, perchè risultava troppo alto e la qualità audio un po' distorta. Rispetto alle AirPods 4, che costano praticamente il doppio, abbiamo un suono più piatto e che mostra il fianco con generi più spinti come un Hyperpop dei 100 Gecs con "757".
Con un'equalizzazione ben fatta si guadagna sicuramente qualche punto, ma a conti fatti la differenza con una top di gamma in-ear, come le WF-1000XM5 di Sony o le Pixel Buds Pro 2 (equalizzate bene) che stiamo provando in questi giorni, è evidente.
Con iPhone 16 Pro ho avuto una esperienza di ascolto quasi sovrapponibile, codec e discorsi affini esclusi, anche grazie all'app che anche su iOS gira alla perfezione. Anche per quanto riguarda le chiamate, nessuna differenza tra iPhone e Android nella gestione del rumore.
AUTONOMIA E MICROFONI
Le Xiaomi Buds 5 hanno tre microfoni su ogni auricolare, supportati da un algoritmo "AI" per la cancellazione dei rumori in chiamata. L'istituto nazionale cinese di metrologia ha evidenziato come gli auricolari abbiano una resistenza al rumore del vento fino a 12m/s.
Le chiamate effettuate con questi auricolari sono state mediamente apprezzate dai miei interlocutori, seppur tutti abbiano notato come auricolari più costosi offrissero un'esperienza migliore (AirPods 4 e Pixel Buds Pro 2). La vera chicca di queste Xiaomi Buds 5 è quella di poter registrare tutto quello che c'è intorno a noi, indipendentemente dallo smartphone e dalle chiamate, diventando una sorta di mini registratori portatili (per essere chiari, non registra le chiamate o i suoni del telefono ma registra l'ambiente come fosse un DJI Mic o un registratore portatile).
microfoni in interna con serie TV in sottofondo ad alto volume
microfoni in esterna con rumori ambientali
Lato autonomia Xiaomi dichiara 6,5 ore con volume al 50%, codec AAC, ANC adattivo, audio spaziale e doppia connessione disattivata. Nei nostri test siamo arrivati a consumare circa il 90% di batteria in 2h30min, durante un viaggio in treno con musica e chiamate Meet. Con un uso più moderato e volume al 60-70% abbiamo osservato un consumo del 25%/ora.
Durante i nostri test l'ANC è stato impostato sempre su automatico, abbiamo sfruttato il codec aptX Lossless su Android e tenuto attivo il multipoint. Su iPhone abbiamo osservato un consumo del 50% dopo due ore di utilizzo, pressoché sovrapponibile anche con codec differente.
CONCLUSIONI E PREZZO
Gli Xiaomi Buds 5 sono dei buoni auricolari che cercano di offrire tutte le caratteristiche dei modelli top di gamma, con anche qualcosa in più come la registrazione, ad un prezzo decisamente più contenuto. Il risultato a conti fatti è riuscito, poiché di auricolari semi-in-ear già ce ne sono pochissimi e di validi ancor meno. Le FreeBuds 5 ad oggi costano una trentina di euro in più, un terzo del costo di queste Xiaomi, e le AirPods 4 ANC costano 200€, più del doppio (e si interfacciano male con Android).
A conti fatti l'unico aspetto che non ci ha entusiasmato è proprio la qualità audio. Sporadicamente ci siamo trovati di fronte ad auricolari che ad un costo contenuto offrivano una qualità audio ottima, eccellente per il prezzo, mentre in questo caso ci fermiamo ad un livello discreto.
Sono auricolari che si acquistano per l'insieme, per la completezza di funzioni e, se può farvi comodo, per la funzione registrazione. Il fit ed il design sono un punto forte, se come nel mio caso vi risulteranno addirittura più comodi degli AirPods, permettendovi magari di effettuare anche allenamenti o corse. 88€ di street price, praticamente al day one, è un giusto prezzo? Aspettiamo una vostra risposta qui sotto nei commenti!