Per Cyber Threat Alliance, ONG statunitense di sicurezza informatica: “Non c’è modo che il Montana possa tracciare i download di TikTok senza dare al governo ogni genere di nuovi poteri”.
È il Montana il primo Stato Usa a mettere al bando TikTok, il social preferito dai giovani e accusato di essere un possibile strumento di propaganda cinese. Il governatore repubblicano Greg Gianforte ha firmato la legge che vieta TikTok il 18 maggio, e la sua entrata in vigore è prevista per il prossimo gennaio. La misura è più ampia dei divieti attualmente in vigore in quasi la metà degli Stati e del governo federale degli Stati Uniti, che vietano l’installazione di TikTok sui dispositivi governativi. Quasi certo che la legge verrà impugnata, diventando un banco di prova per verificare se sia possibile un’America davvero “TikTok free”.
Gli esperti di sicurezza informatica sostengono che potrebbe essere difficile far rispettare il divieto. TikTok ha annunciato l’intenzione di battersi per garantire ai residenti del Montana l’utilizzo della più famosa e (controversa) app di condivisione video, di proprietà di una società tecnologica cinese.
Esperti sicurezza: “Non c’è modo che il Montana possa tracciare i download di TikTok senza dare al governo ogni genere di nuovi poteri”
Secondo Michael Daniel, direttore di Cyber Threat Alliance, una ONG di sicurezza informatica, la legge non riesce a rispondere a due domande chiave. Non specifica cosa accadrà agli utenti che hanno già TikTok sul telefono, se non che non potranno più, in teoria, aggiornare l’applicazione.
E non spiega come identificare con certezza gli abitanti di questo stato scarsamente popolato.
“Non c’è modo che il Montana possa tracciare i download di TikTok senza dare al governo ogni genere di nuovi poteri”, ha detto ad AFP.
“TikTok potrebbe tracciare la geolocalizzazione degli utenti, ma sarebbe riprovevole in termini di privacy dei dati per tutti coloro che navigano sulla piattaforma”, ha detto Jason Kelley, della Electronic Frontier Foundation, una ONG per la protezione delle libertà su Internet.
Perplessità sul metodo
Associazioni ed esperti sono sorpresi che i funzionari eletti americani, da un lato accusano TikTok di fungere da cavallo di Troia per il Partito comunista cinese, ma nel contempo sono pronti a ricorrere a metodi di controllo autoritari.
L’unico modo per la legislatura del Montana di far rispettare la sua legge sarebbe “seguire l’esempio della Cina e monitorare tutti i telefoni di tutti nello stato. Dovrebbero costruire il Great Computer Wall del Montana”, commenta Tara Wheeler, capo di Red Queen Dynamics, una società di sicurezza informatica.
Oltre agli ostacoli tecnici, la nuova legge ha tutto per essere impugnata in tribunale. Mercoledì scorso, cinque utenti e creatori di contenuti hanno intentato causa, citando la libertà di parola e chiedendo a un tribunale del Montana di bloccare il divieto.
Cosa dice la legge
Secondo il primo emendamento alla costituzione degli Stati Uniti, “TikTok ha il diritto di distribuire informazioni e gli utenti hanno il diritto di ricevere informazioni e anche di distribuirle”, osserva Lyrissa Lidsky, professore di diritto all’Università della Florida.
Il testo ha quindi “una forte possibilità di essere considerato incostituzionale”, spiega.
Prima del voto, una portavoce di TikTok ha affermato che la costituzionalità del testo sarebbe stata “decisa in tribunale” e la società “continuerà a combattere”.
L’app è già stata bandita da molte organizzazioni, dalle agenzie federali degli Stati Uniti alla Commissione Europea e alla BBC.
E mentre il sentimento anti-cinese cresce in Occidente, la Casa Bianca sta discutendo diversi progetti di legge con il Congresso per bandire del tutto il social network dal Paese, anche se Donald Trump non è riuscito a farlo nel 2020.