Registrato l’ennesimo sabotaggio nel Mar Baltico, dove un cavo sottomarino che collega i due Paesi è stato danneggiato “in modo significativo”. Riecheggiano così ancora più forti le parole del primo ministro svedese, Ulf Kristersson: “Non siamo in conflitto, ma neppure in pace”
Cavi sottomarini tranciati nel Mar Baltico. Dopo l’annuncio del nuovo danneggiamenti, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, esprime la sua “completa solidarietà” ai Paesi attaccati. Sottolineando, in un post su X, che “la resilienza e la sicurezza delle nostre infrastrutture critiche rappresentano una priorità assoluta. La Commissione è impegnata a migliorare il rilevamento, la prevenzione e la riparazione con i partner globali”.
Full solidarity with the EU countries of the Baltic Sea after the Sweden-Latvia undersea data cable damage.
The resilience and security of our critical infrastructure is a top priority.
The @EU_Commission is committed to improving detection, prevention and repair with global…
In particolar modo nel Baltico, dove affacciano diversi Paesi dell’Alleanza Atlantica (non a caso si parla di Nato a protezione dei cavi sottomarini) e la Russia. La tesi del “semplice” incidente? È debole: parlare di “possibili” attacchi ai cavi sottomarini, dopo che i Paesi occidentali coinvolti stanno rinsaldando le proprie difese, rappresenta un’utopia.
Secondo esperti e leader politici si tratta di una guerra ibrida scatenata da Mosca in quest’ampia area marina (sul tema sono eloquenti le dichiarazioni di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che parla di “AI e guerra ibrida come le nuove minacce alla sicurezza nazionale”). L’intento di chi sabota i cavi sottomarini, infatti, è quello di minacciare, decelerare o comunque impattare direttamente sulle infrastrutture energetiche o la rete internet del Vecchio Continente (che deve il suo corretto funzionamento ai medesimi cavi sottomarini).
Sequestrata nave battente bandiera di Malta
Come scrive l’Associated Press, le autorità svedesi hanno sequestrato un’imbarcazione; il nome della nave non è stato confermato dalla marina ma, spiega ancora l’agenzia di stampa, si parla della Vezhen. È un’imbarcazione battente bandiera di Malta che sarebbe stata scortata dalle autorità verso il porto di Karlskrona, città svedese situata nella parte meridionale del Paese e che affaccia sul Mar Baltico.
Il sito di tracciamento VesselFinder mostra che la Vezhen era salpata dal porto di Ust-Luga (Russia) per poi trovarsi nel luogo in cui è stato danneggiato “in modo significativo da fattori esterni” il cavo sottomarino che collega a 50 metri di profondità l’isola svedese Gotland (a pochi chilometri dall’exclave russa di Kaliningrad tra Polonia e Lituania) e la città di Ventspils (alla foce del fiume Venta, nella Lettonia occidentale).
Early morning today we received information that the data cable from Latvia to Sweden was damaged in the Baltic Sea, in the section that is located in the Exclusive economic zone of Sweden. We are working together with our Swedish Allies and NATO on investigating the incident,…
— Evika Siliņa 🇱🇻🇺🇦 (@EvikaSilina) January 26, 2025E in un post sul suo profilo X, il primo ministro lettone (in carica dal 15 settembre 2023) Evika Silina puntualizza: “Stiamo lavorando con i nostri alleati svedesi e della Nato per indagare l’incidente, pattugliando l’area e controllando le imbarcazioni nella zona”.
Europa esposta ad attacchi ibridi
“Svezia, Lettonia e Nato collaborano strettamente sulla questione. Il nostro Paese contribuirà con le capacità pertinenti alle indagini sull’incidente sospetto”. Anche il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, utilizza la piattaforma social X per comunicare l’accaduto. “Il cavo è di proprietà di un’entità lettone. Sono in stretto contatto con la prima ministra lettone Evika Silina”.
There is information suggesting that at least one data cable between Sweden and Latvia has been damaged in the Baltic Sea. The cable is owned by a Latvian entity. I have been in close contact with my Latvian counterpart, Prime Minister Evika Siliņa, during the day.
Sweden,…
Soltanto pochi giorni fa, nell’ambito del forum annuale Folk och Försvar nella Svezia centrale, il primo ministro Kristersonn – riporta una nota – ha spiegato che il suo Paese “non è in guerra”, ma che non vive nemmeno un periodo di pace. Citando sia attacchi ibridi sia un “conflitto per procura” contro il suo territorio. “La Svezia non è in guerra, ma non c’è neppure la pace. La vera pace è libertà e assenza di gravi conflitti tra gli Stati”, il commento finale.