Alphabet ci riprova: l'acquisizione di Wiz è nuovamente sul tavolo

3 weeks ago 51

Dopo il nulla di fatto dello scorso anno, sembra che Alphabet abbia ripreso in mano la vicenda Wiz e sia nuovamente pronta a tentare l'acquisizione della startup che si occupa di cybersicurezza cloud, tuttavia pare che questa volta sia intenzionata a mettere molti più soldi sul piatto.

Lo scorso tentativo, infatti, era stato fatto proponendo 23 miliardi di dollari, tuttavia pare che la startup avesse preferito tentare la strada dell'IPO, ma le ultime notizie provenienti da fonti informate sulla questione - citate anche dal The Wall Street Journal - suggeriscono che Alphabet abbia alzato la posta in palio e sia pronta a mettere ben 30 miliardi di dollari sul piatto.

A condurre le trattative ci sarebbe ancora Thomas Kurian di Google Cloud, dal momento che i prodotti di Wiz sembrerebbero integrarsi alla perfezione con i servizi dalla divisione guidata da Kurian e la proposta avanzata include anche una generosa extravalutazione degli asset di Wiz, dal momento che la startup ha un valore stimato di 16 miliardi di dollari, secondo le ultime rilevazioni.

 IPO in vista per la startup

Sicurezza 24 Lug

Le trattative dello scorso anno pare che siano naufragate a causa dell'impossibilità di venire a capo di un punto cruciale, ovvero se Wiz avesse continuato o meno ad operare come entità indipendente dopo l'acquisizione, tuttavia è possibile che la ripresa del dialogo sia dovuta anche ad una maggiore volontà da parte di Alphabet di acconsentire a questa condizione.

Oltre a ciò, sembra che attualmente ci siano delle condizioni più favorevoli presso la FTC per quanto riguarda il buon esito di un'acquisizione così grossa da parte di Alphabet, nonostante però il DOJ stia cercando di smembrare Google, quindi le difficoltà potrebbero sorgere in seguito su altri fronti. Al momento non ci sono commenti ufficiali riguardo la possibile acquisizione, ma è probabile che la vicenda tornerà al centro dell'attenzione mediatica nelle prossime settimane.


Read Entire Article