Pare che il tema dinamico sarà un requisito obbligatorio per i futuri smartphone nativi Android 12: i colleghi di Android Police, citando una fonte interna che ritengono affidabile, dice che Google starebbe formulando le relative regole. Non significa che tutti i produttori saranno obbligati a implementare lo stesso algoritmo sviluppato da Google per i suoi Pixel, che si chiama Monet e che peraltro non è stato (ancora) reso disponibile a terzi, ma dovranno presentare qualcosa di simile.
Più nello specifico, le regole diranno che il motore di tema dinamico dovrà essere in grado di generare una palette di almeno cinque colori (tre di accento e due neutre) a partire da un singolo colore: è una descrizione che si può applicare perfettamente anche a Monet. Secondo la fonte, queste regole entreranno in vigore a partire dal 14 marzo, ma non è perfettamente chiaro se si intende la data di presentazione effettiva del dispositivo o la data di presentazione a Google della domanda per ricevere i GMS su un determinato dispositivo (peraltro non sappiamo nemmeno quanto tempo passa, di solito, tra un evento e l'altro).
Come dicevamo, finora Google si è tenuta Monet per sé, ma le cose dovrebbero cambiare con il lancio di Android 12L, la prima "release intermedia" del sistema operativo da un po' di anni a questa parte. Alcuni produttori terzi che hanno presentato smartphone Android 12 finora (o che hanno avviato il rilascio dell'aggiornamento su dispositivi già esistenti) hanno effettivamente implementato un algoritmo proprietario di tema dinamico. Un esempio su tutti: Samsung con la sua One UI 4.0. Altri produttori, secondo insider affidabili, starebbero già lavorando all'implementazione proprio di Monet nella propria versione di Android 12. Tra questi sono citati Motorola e Xiaomi.
Quindi Monet diventerà parte dell'AOSP a partire da Android 12L, che guarda caso dovrebbe essere presentato in forma stabile proprio alla fine del primo trimestre del 2022; ma è importante precisare che il requisito del tema dinamico non si applicherà solo ai dispositivi lanciati con quell'aggiornamento: riguarderà anche quelli nativi Android 12 "liscio" (sempre tenendo presente la data di entrata in vigore).