Ieri sera Google ha rilasciato la prima Beta di Android 16, tecnicamente la terza build del sistema operativo dopo due Developer Preview come da prassi del ciclo di rilasci per i test pubblici. La novità principale sono i cosiddetti Live Update, notifiche dinamiche che risiedono nel Lock Screen e che vengono aggiornate in tempo reale. Per ora funzionano solo con tre tipologie di app: quelle di ride sharing (come Uber, per capirci) e quelle di food delivery (come Deliveroo) e quelle di navigazione (come Google Maps).
I Live Update erano stati più o meno anticipati da Samsung in occasione del lancio dei suoi nuovi flagship Galaxy S25 l’altro ieri. Saranno inclusi nella One UI 7. Ma l’ispirazione iniziale proviene da iOS - Apple le ha portate sull’OS di iPhone già tre anni fa, chiamandole Live Activities e posizionandole attorno al foro per la fotocamera frontale nel display (Dynamic Island).
È interessante osservare che sia l’implementazione di Apple sia quella di Samsung supportano molte più tipologie di app rispetto a quella di Google. Cambia anche il posizionamento a livello di interfaccia grafica: come già detto Apple ha la Dynamic Island, mentre Samsung ha studiato una Now Bar in fondo al Lock Screen, mentre Google ha scelto di posizionarle semplicemente in cima alla lista di notifiche nel Lock Screen.
L’altra grande novità è l’obbligo per gli sviluppatori di realizzare app molto versatili dal punto di vista di orientamento e ridimensionamento. L’obiettivo è chiaramente costruire un ecosistema di app meglio ottimizzato per gli schermi smartphone pieghevoli e tablet. Per ora l’obbligo è rivolto solo alle app, gli sviluppatori di videogiochi possono ancora decidere di procedere in modo più tradizionale.
Google ha anche aggiunto il supporto al codec video APV (Advanced Professional Video), il rilevamento della scena per abilitare la modalità notturna nell’app della fotocamera, e ha migliorato il supporto per la tecnologia di rendering verticale del testo. Ha anche dichiarato che sta lavorando per aggiungere più Estensioni della sua piattaforma AI Gemini (in sostanza: supporto ad app e servizi di terze parti.
La Beta è in distribuzione su tutti gli smartphone Google Pixel dal 6 in poi e sul Pixel Tablet. Sono previste altre tre Beta, l’ultima delle quali già ad aprile; il rilascio dell’OS stabile dovrebbe avvenire durante il secondo trimestre, quindi in concreto entro la fine di giugno. Di seguito il link al download diretto delle OTA Image:
- Pixel 9 Pro Fold: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 9 Pro XL: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 9 Pro: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 9: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 8a: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 8 Pro: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 8: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel Fold: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel Tablet: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 7a: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 7 Pro: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 7: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 6a: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 6 Pro: BP22.250103.008 | OTA
- Pixel 6: BP22.250103.008 | OTA