Il fallimento del visore Daydream nel 2021 non ha spento le ambizioni di Google nel campo della realtà mista e dei dispositivi indossabili. Con Android XR, Mountain View punta a rendere la realtà estesa mainstream e lo sta facendo con un approccio che ricorda, almeno in parte, l'iniziativa Nexus, quando collaborava attivamente con brand come HTC al lancio di smartphone fortemente integrati nel suo ecosistema.
La collaborazione con Samsung è solo la punta dell'iceberg. Sono tanti i partner qualificati che stanno lavorando al progetto e al lancio di device equipaggiati con il nuovo sistema operativo dedicato alla realtà mista.
QUALCOMM E IL SUO SNAPDRAGON XR2+ GEN 2
Fondamentale sarà il contributo di Qualcomm, che con il suo Snapdragon XR2+ Gen 2 alimenterà la maggior parte dei primi visori Android XR. Parliamo di una piattaforma silicon all'avanguardia capace di elaborare input da 12 o più telecamere contemporaneamente e visualizzare output su display duali 4.3K a 90fps per occhio (o 3.7K per occhio a 120fps). Il processore d'immagine vanta una latenza di soli 12ms per il video passthrough, permettendo agli utenti di vedere l'ambiente circostante in tempo quasi reale. Inoltre, supporta algoritmi di intelligenza artificiale on-device per il tracking della testa, degli occhi e dei controller.
PROJECT MOHAAN: SAMSUNG APRE LE DANZE
Ci spostiamo sui visori veri e propri. IL progetto più ambizioso annunciato finora è Project Moohan di Samsung, un visore progettato specificamente per Android XR in collaborazione con Qualcomm — e che, infatti, verrà equipaggiato proprio con l'XR2+ Gem 2. Di recente, il noto youtuber Marques Brownlee ha mostrato per la prima volta un prototipo del visore al pubblico in un lungo e interessantissimo video hands-on.
. Il nome, che in coreano significa "infinito", riflette le ambizioni del progetto. Sebbene i dettagli siano ancora scarsi, le aspettative sono alte per un dispositivo che dovrebbe superare significativamente le prestazioni del Meta Quest 3, offrendo un'esperienza Android XR completa e raffinata. Tra le altre cose, grazie a Brownlee, sappiamo che il visore sarà estremamente integrato con Gemini: l'AI di Google potrà analizzare e commentare il mondo circostante all'utente, fornendo informazioni utili in tempo reale. Potrebbe essere proprio questo il principale punto di forza rispetto al Vision Pro di Apple.
Le specifiche tecniche rivelano capacità impressionanti, tra cui display duali 4.3K a 90fps per occhio (o 3.7K a 120fps) e una latenza di soli 12ms per il video passthrough. Il lancio è previsto per marzo 2025, anche se potrebbero esserci dei ritardi.
SONY E LYNX: ANCHE LORO A LAVORO, MA BISOGNERA' ATTENDERE
Sony porta in dote la sua expertise nei display micro-OLED, già utilizzati nell'Apple Vision Pro. L'azienda ha recentemente presentato al CES il visore XYN, accompagnato dal software XYN Motion Studio per PC, orientato principalmente agli sviluppatori per motion capture e animazioni realistiche. Inoltre, è in sviluppo il visore SRH-S1, che dovrebbe essere il primo dispositivo Sony con Android XR.
Lynx sta attualmente completando il lancio del suo visore R1 (850$ versione standard, 1.300$ Enterprise Edition), che non utilizzerà Android XR. Tuttavia, il CEO dell'azienda ha confermato che le future generazioni dei loro dispositivi adotteranno la piattaforma Google, beneficiando così dell'ecosistema di app in sviluppo. Non conosciamo ancora una possibile tempistica per il loro annuncio.
XREAL E GLI ANTI META VISION CON ANDROID XR
XReal, specializzata in occhiali AR, completa il quintetto di partner confermati. Sebbene non sia chiaro quando l'azienda integrerà Android XR nei suoi prodotti, la sua expertise nel campo degli smart glasses potrebbe portare interessanti sviluppi per la piattaforma di Google.
Questo interessante brand è ancora poco noto in occidente, ma si è fatto notare per i suoi prodotti, sulla carta, estremamente avanzati. Ad esempio, proprio questo mese, al CES di Las Vegas, XReal ha svelato i nuovi occhiali AR XReal One Series, progettati per un’esperienza cinematografica immersiva. Con un chip proprietario, refresh rate a 120 Hz e lenti flat-prism, sfidano i colossi del settore. Compatibili con dispositivi USB-C, includono audio ottimizzato da Bose. Disponibili a 549€, con variante Pro in preordine a 649€. Anche in questo caso, non sappiamo ancora quando usciranno i primi prodotti dell'azienda alimentati da Android XR.