Apple interrompe lo sviluppo degli occhiali a realtà aumentata connessi a un Mac

2 months ago 133

Apple avrebbe deciso di interrompere lo sviluppo degli occhiali smart per realtà aumentata che avrebbero dovuto funzionare in connessione con i suoi dispositivi. Secondo Bloomberg, il progetto, noto internamente con il codice N107, sarebbe stato ufficialmente cancellato questa settimana. Gli occhiali avrebbero dovuto avere l’aspetto di normali modelli da vista, con schermi integrati, ma sarebbero stati vincolati a un Mac per l’alimentazione e l’elaborazione dei dati.

PROGETTO TECNOLOGICAMENTE IMPRACTICABILE

L’idea di un paio di occhiali AR più leggeri e discreti rispetto al Vision Pro si sarebbe scontrata con numerosi problemi tecnici e pratici. Inizialmente, Apple aveva pensato di collegare il dispositivo all’iPhone, ma la potenza di calcolo dello smartphone non era sufficiente e il consumo di batteria risultava eccessivo. Per questo motivo, l’azienda avrebbe tentato di far funzionare gli occhiali in connessione con un Mac, che poteva garantiva prestazioni migliori. Questa soluzione, tuttavia, avrebbe sollevato ulteriori perplessità.

Il vincolo con un computer, infatti, avrebbe reso il dispositivo poco pratico per l’uso quotidiano, limitandone la portabilità e allontanandolo dall’idea di un prodotto destinato a un pubblico ampio. Anche nei test interni, i risultati non sarebbero stati soddisfacenti, e i dirigenti non avrebbero ritenuto che il progetto si sarebbe potuto trasformare in un prodotto di successo. Le lenti a tinta variabile, che avrebbero dovuto segnalare se l’utente fosse disponibile o impegnato, e i proiettori avanzati per la visualizzazione di immagini e video non sono bastati a superare i limiti tecnici e commerciali del dispositivo.

APPLE IN DIFFICOLT NEL SETTORE AR?

La decisione di interrompere lo sviluppo degli N107 non è un caso isolato. Nel 2023, Apple aveva già cancellato un altro progetto di occhiali AR, segnalando difficoltà nell’adattare questa tecnologia ai suoi standard. Anche il Vision Pro 2, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato messo in pausa per concentrarsi su una versione più economica del modello attuale.

Le vendite del Vision Pro, pur essendo un prodotto tecnologicamente avanzato, non hanno rispettato le aspettative. Il prezzo di 3.499 dollari e il design ingombrante hanno limitato la diffusione del dispositivo, che fatica a trovare un pubblico di massa. Alcuni dati indicano anche che gli utenti che lo hanno acquistato lo utilizzano meno del previsto, un segnale che potrebbe spingere Apple a ripensare la sua strategia nel settore.

Internamente, il Vision Products Group (VPG), il team responsabile dello sviluppo di dispositivi AR e VR, starebbe attraversando un periodo di incertezza. La mancanza di una direzione chiara e la cancellazione di più progetti avrebbero contribuito a un calo del morale tra i dipendenti.

META E LA COMPETIZIONE NEL MERCATO DEGLI OCCHIALI AR

Mentre Apple rivede i suoi piani, la concorrenza sta accelerando. Meta, in particolare, sta investendo in modo aggressivo nel settore. Gli smart glasses Ray-Ban, lanciati lo scorso anno, hanno venduto oltre un milione di unità, dimostrando che esiste una domanda per dispositivi più leggeri e accessibili rispetto ai visori AR tradizionali.

L’azienda di Mark Zuckerberg sta inoltre lavorando a "Orion", un prototipo di occhiali AR con display Micro LED avanzati e un braccialetto neurale per il controllo. Il costo attuale di produzione è di circa 10.000 dollari, ma Meta ritiene di poter abbassare i costi e rilasciare una versione consumer nel 2027. Zuckerberg ha più volte ribadito che vede gli occhiali AR come il futuro degli assistenti AI, suggerendo che l’azienda punterà sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nei suoi prodotti.

Anche Google sta entrando nel settore con Android XR, una piattaforma pensata per supportare dispositivi di realtà estesa. Samsung, invece, sta sviluppando il suo visore XR, noto come Project Moohan, che potrebbe competere direttamente con il Vision Pro. Al CES 2025, inoltre, diverse aziende hanno presentato nuovi modelli di smart glasses, dimostrando un crescente interesse del mercato per dispositivi AR più compatti e pratici.

TECNOLOGIE CHE POTREBBERO ESSERE RIUTILIZZATE

Sebbene Apple abbia deciso di abbandonare il progetto N107, secondo Gurman alcune delle tecnologie sviluppate potrebbero essere utilizzate in futuri dispositivi. Gli schermi microLED personalizzati, ad esempio, potrebbero essere impiegati in prossimi modelli di occhiali AR. Anche le lenti a tinta variabile, progettate per indicare lo stato dell’utente, potrebbero essere integrate in altri prodotti, così come i proiettori per la visualizzazione di contenuti nel campo visivo.

Queste innovazioni potrebbero tornare utili se Apple decidesse di riprendere il progetto in futuro, magari quando la tecnologia permetterà di realizzare occhiali AR autonomi, senza la necessità di un collegamento a un dispositivo esterno.

IL FUTURO DELLA AR IN APPLE

Apple non ha abbandonato del tutto la realtà aumentata, ma il percorso per trovare una soluzione commercialmente valida resta incerto. L’azienda di Cupertino continua a lavorare su nuove versioni del Vision Pro, con l’obiettivo di ridurne peso e costo, e sta esplorando altre soluzioni, come AirPods con fotocamere integrate, che potrebbero includere funzionalità AR.

Tim Cook, in una recente dichiarazione, ha ribadito che Apple crede ancora nella realtà aumentata, ma ha sottolineato come lo sviluppo di questa tecnologia sia un processo graduale. Per ora, però, la cancellazione degli occhiali AR N107 lascierebbe Apple in una posizione meno competitiva rispetto ai suoi principali rivali.


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