Il mercato delle automobili è tra quelli maggiormente importanti in ambito civile per la gran parte delle nazioni sufficientemente sviluppate in ambito industriale, e come ogni contesto fortemente competitivo, è in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista economico ma anche culturale. Le automobili moderne sono generalmente molto più sicure e ricche di tecnologia ma questo porta anche alla necessità di sviluppare i richiami da parte dei produttori, in caso di problemi riscontrati, ma quali sono le automobili che sono state richiamate dalle proprie fabbriche per rispondere ad alcuni difetti?
Ecco la lista ufficiale.
Attenzione a queste automobili, sono state soggetto ai richiami
In Italia il mercato delle auto è ritornato a rifiorire nell’ultimo decennio che è stato costellato da uno “stallo” post crisi economica del 2008, ed anche se alcuni elementi come il Covid hanno per forza di cose rallentato la produzione a seguito di una prevedibile riduzione della domanda, contesti come nuovi brand, ma anche diverse tecnologie di tipo energetico (il mercato delle auto green, che sfruttano combustibili diversi da quelli fossili) hanno reso il mercato dell’automobile molto diversificato.
Le motivazioni dei richiami possono coinvolgere vari aspetti, a partire da quelli legati alla sicurezza, sicuramente i più rilevanti ma anche quelli che fanno riferimento a difetti strutturali che possono portare da un utilizzo non correto da parte dell’utilizzatore, nei riguardi della vettura.
Esiste un portale, ossia una pagina specifica resa disponibile dal Ministero dei Trasporti, che raccoglie tutti i richiami ufficiali di tutte le marche impegnate alla vendita nel nostro paese, elenco che viene aggiornato generalmente 2 volte all’anno.
Ma sempre più spesso sono direttamente i brand di auto a sviluppare via telematica una forma di richiamo, come ad esempio ha fatto Volvo, casa svedese, per diversi modelli venduti nel 2023 di C40, XC40, S60, V60, XC60, V90 e XC90, che sono stati evidenziati per alcuni problemi ai freni.
Un esempio ancora più specifico è quello di Ford che ha dovuto richiamare diversi esemplari di un modello particolare ossia la Ford Focus Ecoboost Hybrid, nello specifico quelle prodotte dal 24 maggio 2023 al 26 maggio 2023 che presentano un rischio incendio maggiore della media, a causa di un problema al motore elettrico che risulta essere maggiormente a rischio surriscaldamento.
Sono presenti anche vetture italiane, come l’Alfa Romeo Tonale, Fiat Tipo e Fiat 500X hybrid, in particolare quelle che montano il motore 1.5 Turbo benzina hybrid che anche in questo caso presenta potenzialmente un rischio incendio.