Dall’approdo dell’euro nelle vite della popolazione europea, inclusa quella italiana, molte cose sono effettivamente cambiate in vari settori, da quello commerciale fino a quello legato all’abitudine: il passaggio obbligatorio che ha visto il nostro paese abbandonare la lira per iniziare ad utilizzare l’euro ha portato all’adozione di diverse tipologie di banconote, come quella da 5, 10 e 20 euro, che sono oggi quelle più sfruttate dato il potere d’acquisto. In particolare la 10 euro è facilmente riconoscibile dalla tipica colorazione tendente al rosso, ed anche se queste possono sembrare tutte uguali, in realtà non è proprio così: tantissime emissioni sono infatti come quella da 10 euro sono decisamente più rare di altre, poi esistono alcuni dettagli come una scritta particolare, che può far aumentare in modo sensibile il valore collezionistico di un esemplare.
In alcuni casi questo specifico “pezzo” da 10 euro può valere cifre molto più alte rispetto a quella nominale.
Di quale si tratta, e come riconoscerla?
Trova queste banconote da 10 euro dalla scritta “particolare”: ecco quale cercare
Le banconote europee comprendevano originariamente 7 tagli, poi divenuti 6 con la mancata produzione a partire dal decennio scorso del taglio da 500 euro. La 10 euro in tutti i casi è ed è rimasta una delle forme più riconoscibili e diffuse, come di consueto anche questo taglio di banconote ha una dimensione che riflette il valore monetario, quindi è un po’ più grande della 5 euro e più piccole di quelle più “valevoli”.
Non è tra le banconote maggiormente falsificate, pur essendo molto comune, non ha un valore facciale così rilevante, esistono due versioni della banconota da 10 euro, corrispondenti alle due serie, la prima che è quella originale, diffusa dal 2002 per poco più di 10 anni e la seconda serie che è quella oggi più diffusa denominata Europa, che ha iniziato ad essere stampata e sostituire la prima serie a partire dal 2014. Entrambe le versioni recano delle figure architettoniche di natura romanica.
Quale è la scritta che può far valere una banconota da 10 euro molto di più del valore nominale? Si tratta nello specifico di un “sigla” che è la parola “Specimen” utilizzata anche per distinguere le banconote fac simile realizzata in comune carta e quindi prive di valore, ma se sono filigranate queste fanno parte della rarissima selezione delle Specimen, ossia una serie non concepita per essere utilizzata attivamente nei contesti tradizionali quanto più per fini diplomatici.
Una 10 euro Specimenè riconoscibili dalla vistosa scritta su ambo i lati, e può valere se in buono stato da 800 fino a 1500 euro.