Uno studio mette in discussione l'uso della luce per misurare i dati cardiaci.
Secondo uno studio pubblicato a Dicembre dello scorso anno, dispositivi indossabili come l'Apple Watch serie 5, il Polar M600 e il Fitbit Versa 2 non misurano correttamente i dati cardiaci di persone con pelle più scura o con un certo livello di obesità.
Tutti gli smartwatch che monitorano la nostra salute (ma anche i saturimetri) utilizzano sensori PPG (fotopletismografia) per misurare per mezzo della luce la variazione del volume del sangue attraverso la distensione di arterie ed arteriole nel tessuto sottocutaneo. Mentre studi precedenti si erano concentrati sul colore della pelle, e quanto questo influisse nella precisione dei dati ottenuti, il recente articolo scientifico mette nell'equazione anche l'obesità. Il gruppo di ricerca ha usato una simulazione, denominata Monte Carlo, per constatare quanto l'aumento dello spessore della pelle e l'utilizzo di una tonalità sempre più scura generasse sempre maggiore variabilità nelle singole misurazioni (fino al 60%), rendendole in pratica inutilizzabili in alcune situazioni.
Il gruppo di ricerca deve ancora testare i propri dati su persone reali, ma assicurano di aver già raccolto un gruppo di 100 volontari su cui iniziare le misurazioni. Detto ciò, questo studio pone l'attenzione su una serie di problematiche legate all'uso di dispositivi indossabili per monitorare la propria salute, soprattutto ora che tutti i maggiori produttori sembrano concentrati sull'analisi della pressione sanguigna. Anche l'uso dei saturimetri in ospedale, sulla cui efficacia nei gruppi di persone di cui sopra ci sono pochi studi, dovrebbe essere considerato con maggiore attenzione. I ricercatori, però sono sicuri che alla luce dei loro risultati si potranno trovare tecnologie più precise.