I principali obiettivi esercitativi della Cyber Eagle 2022 sono stati: l’addestramento della catena di allertamento dell’Aeronautica Militare in caso di incidente informatico, il collaudo dell’uso di sensori avanzati da parte del Security Operation Centre della Forza Armata per prevenire attacchi informatici e quello di testare l’utilizzo di tecnologie avanzate per contrastare la minaccia cibernetica.
Si è conclusa ieri presso il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare, con la presentazione dei risultati esercitativi alla presenza del capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del comandante logistico dell’Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Roberto Comelli, l’ottava edizione della Cyber Eagle 2022: esercitazione di Cyber Defence pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare, attraverso il Comando Logistico della Forza Armata e svolta in partnership con l’industria Italiana della Cyber rappresentata dalla DEAS SPA.
Gli obiettivi di Cyber Eagle 2022
Tre i principali obiettivi esercitativi della Cyber Eagle 2022:
- Addestramento della catena di allertamento dell’Aeronautica Militare in caso di incidente informatico;
- Collaudo dell’uso di sensori avanzati da parte del Security Operation Centre della Forza Armata per prevenire attacchi informatici;
- Testare l’utilizzo di tecnologie avanzate per contrastare la minaccia cibernetica.
In tale ambito ha svolto un ruolo di particolare importanza la progettazione di algoritmi di intelligenza artificiale attraverso l’impiego di un Tiger Team congiunto Aeronautica Militare – Deas composto da figure professionali specializzate nella gestione e nella governance dei dati elaborati provenienti da diverse fonti – elaborate attraverso la valorizzazione delle enormi risorse tecniche del supercalcolatore della Forza Armata. Il Tiger Team ha altresì realizzato i modelli utilizzati per il SOC, a presidio della prevenzione della minaccia cibernetica.
All’esercitazione ha partecipato per la prima anche il COR
Ha partecipato all’esercitazione, per la prima volta, anche un team di simulazione di attacco informatico (cosiddetto Red Team) del Comando per le Operazioni in Rete (Cor) dello Stato Maggiore della Difesa (clicca qui per leggere l’intervista di Cybersecurity Italia al Comandante Sergio Antonio Scalese), conferendo così alla Cyber Eagle anche una connotazione interforze. Nel dettaglio, il Cor ha testato la prontezza di risposta ad un attacco informatico da parte di un Ente periferico dell’Aeronautica Militare nonché quella della catena di Comando e Controllo cibernetico della Forza Armata, che vede il coinvolgimento della 3^ Divisione del Comando Logistico dell’AM, del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica ed il Re.S.I.A.
“Di fronte alla minaccia cibernetica che è sempre più concreta, reale, persistente ed in continua evoluzione, l’Aeronautica Militare si addestra e si aggiorna costantemente per fornire adeguate risposte in termini di difesa e sicurezza, a salvaguardia della cornice di sicurezza delle info-strutture dei Reparti della Forza Armata, contribuendo così alla difesa cibernetica del Paese”, spiega una nota dell’Aeronautica.
Il Re.S.I.A., ente dipendente dalla 3ª Divisione del Comando Logistico, cura la realizzazione e la gestione dei sistemi per l’automazione dei processi logistico/amministrativi della Forza Armata nonché la formazione del personale impiegato nel settore informatico. Negli ultimi anni sta assumendo sempre più una connotazione operativa, applicando le competenze acquisite nel settore della Cyber Defence al domino aerospaziale.