Cybersec2024. Mocerino (Netgroup): “IA, la centralità dell’uomo resta fondamentale”

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L’intelligenza artificiale è amica o nemica del genere umano? La domanda sembra provocatoria, ma in realtà la tecnologia in questione ha una doppia natura: da un lato è uno strumento potentissimo a nostra disposizione per aiutarci a migliorare la nostra quotidianità, dall’altro potrebbe rappresentare una minaccia, sotto varie forme.

Da qui è partito Giuseppe Mocerino, Presidente Netgroup, nel suo intervento al Cybersec2024 di Roma dal titolo: “L’intelligenza artificiale e la sindrome della mucca pazza. Allarmismo o Panacea?”.

Utilizziamo ogni momento algoritmi nei nostri smartphone per effettuare qualsiasi tipo di operazione. In poche parole, ci semplificano la vita quotidiana. L’IA fa lo stesso, ma crea anche qualche confusione. È una tecnologia da noi costruita, con limiti e potenzialità. Ci fa risparmiare tempo e denaro, ma ha un problema di velocità, soprattutto se confrontata con l’essere umano e i suoi tempi naturali”, ha detto Mocerino.

L’uomo nel suo modo di ragionare ha un comportamento simile all’acqua, scivola dove trova meno resistenza. L’IA allora ci può rendere più stupidi? Le reti neurali sono usate in vari modi, nell’MIT nella ricerca sul cancro, o in altri ambiti per i controlli di sicurezza ad esempio. L’IA quindi ha una duplice natura – ha affermato il Presidente di Netgroup – ci può essere di grande aiuto, o diversamente crearci problemi. Bisogna sempre ricordarci che è l’uomo a tessere la tela”.

Tornando al titolo dell’intervento, Mocerino ha spiegato il perché del parallelo tra sindrome della mucca pazza e IA: “Nella mucca pazza una proteina attacca altre proteine animali per distruggerle. Gli algoritmi di IA per natura hanno la caratteristica di generare dati sintetici. Nodi che generano altri nodi figli. È stato dimostrato che dopo un certo numero di cicli di elaborazione di algoritmi di IA si arriva al punto in cui l’output è il colore bianco, cioè l’IA distrugge sé stessa”.

L’IA quindi ci renderà più stupidi e distruggerà l’uomo? Secondo Mocerino la risposta è sempre duale: “l’IA migliorerà la nostra vita da un lato, dall’altro cambierà il nostro modo di pensare e di immaginarci. I poteri bisogna saperli gestire con sapienza e forza. Da qui non si torna indietro”.

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