Quanti tipi di videogiochi esistono esattamente? Anche chi conosce poco l’argomento sa che il mondo videoludico si compone di molteplici generi. Esistono titoli dedicati alle simulazioni sportive, per esempio, così come i classici platform a scorrimento orizzontale alla “Super Mario Bros.”, per intenderci. Anche se sono etichettabili più come giochi virtuali, anche le slot proposte sul web condividono alcune caratteristiche tipiche dei videogame, con opzioni varie e azioni che vengono eseguite a comando. Si tratta pur sempre di videogiochi, ma dalla natura totalmente differente, con meccaniche che si distinguono l’una dall’altra in primis per le abilità richieste ai giocatori. In teoria esisterebbero ab imis due macrocategorie di giochi: i simulativi e gli arcade. Semplicemente, i secondi sono quelli pensati per un uso e consumo istantaneo, con comandi facilmente intuibili, dove tutto è pensato per avviare il divertimento all’istante e venire incontro anche a chi non ha mai toccato un joystick.
Per quanto riguarda i generi veri e propri, bisogna considerare che i videogiochi godono spesso e volentieri anche di un background molto curato in merito alla narrazione. In tal senso non si possono non citare i videogame d’avventura, solitamente caratterizzati da una componente esplorativa che permette ai personaggi di percorrere mondi più o meno vasti, nei quali si incontrano sovente specifici ostacoli da superare per passare da una zona all’altra. Non sono da confondere con i giochi d’azione, molto più frenetici e basati perlopiù sui combattimenti, che richiedono quindi l’esecuzione di combinazioni di tasti più articolate.
Più complessi potrebbero apparire forse i videogiochi di ruolo. A questo genere appartiene ad esempio “Dark Souls” che è considerato il videogioco migliore degli ultimi anni. In questo caso si ha a che fare con personaggi di vari ruoli e classi, che possono interagire tra loro anche in combattimento. Molti aspetti di questo genere possono ricordare facilmente i tratti dei vecchi giochi in scatola. Maggiormente fedeli alla realtà sono invece i videogiochi di simulazione, che cercano di riprodurre il più fedelmente possibili alcune situazioni reali, con le relative leggi della fisica. Non solo i titoli automobilistici, ma anche i manageriali possono essere inquadrati in questa tipologia.
Alcuni dei titoli più famosi rimangono sempre e comunque quelli sportivi: calcio, basket, football americano e chi più ne ha più ne metta. Alcune serie sfornano nuovi capitoli di anno in anno, includendo puntualmente meccaniche innovative o comunque migliorie rispetto al passato. Va da sé che questi giochi sono di quelli che vanno per la maggiore sulla scena competitiva e alimentano a dismisura il fenomeno degli esports, che hanno portato il videogame in una nuova dimensione: quella agonistica. Per molti questi videogiochi rappresentano ormai una vera e propria professione.
Per chi vuole allenarsi a spremere le meningi, invece, ci sono i videogiochi di strategia e i classici rompicapo. Non mancano persino videogiochi musicali, in cui si è chiamati a comporre colonne sonore o a studiarne il funzionamento del ritmo. Insomma, quella videoludica è una vera e propria industria, attiva già da diversi decenni. Non c’è da sorprendersi che al giorno d’oggi esistano praticamente giochi per tutti i gusti. L’impressione generale, però, è che l’escalation non sia mai veramente finita. Non è da escludere che nel prossimo futuro possano nascere quindi generi nuovi, sfruttando magari le più recenti tecnologie come la realtà virtuale. Il mercato dei videogiochi è indubbiamente uno dei più ricchi in assoluto.