Ecco RLC, Rocky Linux from CIQ, la versione Enterprise del clone RHEL nata per fare concorrenza a Red Hat

1 month ago 66

CIQ, la società fondata da Gregory Kurtzer, già fondatore di CentOS, ha presentato al mondo Rocky Linux from CIQ, altrimenti detta RLC, la versione Enterprise di Rocky Linux, distribuzione community clone di Red Hat Enterprise Linux (RHEL).

RLC sarà basata sui sorgenti prodotti dal progetto OpenELA, il progetto che CIQ, Oracle e SUSE hanno creato dopo la decisione da parte di Red Hat di sospendere la pubblicazione dei sorgenti RPM relativi a RHEL, e da quanto viene indicato negli annunci non avrà alcuna differenza dalla versione community, se non per tutta una serie di garanzie.

Il blog ufficiale pubblicato recentemente sul sito ufficiale di Rocky Linux presenta così la proposta:

For just $25K per year – a small cost that covers an unlimited number of systems

Per soli 25 mila dollari l’anno – un piccolo costo che copre un numero illimitato di sistemi

Indipendentemente dal numero di sistemi coperti questi saranno i servizi offerti alla cifra stabilita:

  • SLO (Service Level Objectives) sulle patch CVE, quindi a fronte di vulnerabilità ritenute gravi i tempi di soluzione sono garantiti.
  • Repository dei pacchetti verificati, sicuri e basati negli Stati Uniti per le build di Rocky Linux.
  • Aggiornamenti del sistema operativo e correzioni di bug garantiti.
  • Indennizzo legale e verifica dei contenuti dei pacchetti software.
  • Copertura per distribuzioni Rocky Linux illimitate, sia in ambienti di produzione che di pre-produzione, indipendentemente da dove si trovino.

Quindi, nella sostanza, lo stesso tipo di servizio offerto da Red Hat, ma per 25 mila dollari l’anno forfait, per così dire.

È chiaro, chiarissimo, come questa proposta commerciale sia dedicata esplicitamente a realtà di tipo large compliance-driven organizations, quindi aziende con un numero molto elevato di sistemi ed è altrettanto chiaro come sia la competitività dell’offerta economica ad essere centrale nella proposta, ma quale fetta di mercato conquisterà RLC è tutto da capire.

Una cosa è certa: il panorama Enterprise Linux è davvero cambiato. La mossa di Red Hat ha scosso un mercato nel quale prima esisteva solo RHEL come distribuzione Linux Enterprise, mentre oggi le alternative sono molteplici.

In particolare a livello qualitativo stiamo parlando di distribuzioni che sono 1:1 con Red Hat Enterprise Linux e che, come in questo caso, offrono garanzie e compliance ai propri clienti.

Insomma, il plus che a suo tempo fu determinante per il successo di RHEL oggi in realtà lo offrono anche altri, ad un prezzo minore, ma da qui a dire che Red Hat si sia sparata nei piedi ce ne passa. Sarà interessante capire se nell’attuale mercato ci sarà spazio per tutti o se ci saranno altre contro-mosse (RLC e le altre sono comunque ancora basate sull’identica codebase prodotta da Red Hat).

Certo, chi ha sempre usato CentOS per non pagare subscription RHEL difficilmente pagherà CIQ per avere un clone di RHEL, ma è verosimile pensare che l’offerta CIQ sia diretta invece ad aziende che invece pagano già subscription RHEL e che, utilizzando RLC, potrebbero decimare i propri costi di subscription. Ricordiamo che le subscription RHEL si pagano a numero di socket o core del sistema, mai a forfait.

Prendete i pop-corn, perché sarà molto interessante vedere come si evolverà la faccenda.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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