Partono il 4 febbraio prossimo le Olimpiadi invernali in Cina, ma l’FBI lancia l’allarme cyber crime con possibili attacchi DDoS, ransomware, malware, di social engineering e di phishing. I consigli …
No, non ci sono minacce precise o informazioni particolari che possano impensierire gli organizzatori delle Olimpiadi invernali di Pechino, al via tra pochissimi giorni, e le successive Paralimpiadi di marzo, ma dall’FBI (Federal Bureau of Investigation) arrivano comunque delle indicazioni su possibili criticità informatiche e il suggerimento di innalzare tutti i livelli di difesa.
“L’FBI ad oggi non è a conoscenza di nessuna minaccia specifica contro le Olimpiadi, ma incoraggia i partner a rimanere vigili e mantenere un elevato livello di allerta, all’interno della propria rete di contatti e negli altri ambienti digitali”, si legge in una nota diffusa dal servizio di sicurezza americano.
I criminali informatici potrebbero infatti scatenare attacchi di varia natura, tipo DDoS (Distributed Denial of Service), ransomware, malware, di social engineering e di phishing.
Gli obiettivi sono sempre gli stessi: prima di tutto sottrarre il maggior numero possibile di record di dati sensibili alle organizzazioni, le squadre e i singoli atleti, ma ovviamente anche riuscire a interrompere o semplicemente infastidire di continuo la manifestazione e le dirette tv e web.
Qualcosa del genere è accaduta anche alle Olimpiadi di Tokyo l’anno passato, con la sottrazione di dati sensibili al comitato olimpico, al Governo e alle aziende partner, come Fujitsu e lo stesso ministero giapponese del Territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo.
Un recente Rapporto di Citizen Lab ha già evidenziato che l’app ufficiale dei Giochi, My 2022, è risultata scarsamente sicura e quindi vulnerabile a cyber attacchi, mettendo a serio rischio i dati personali degli utenti.
Un’app che in Cina è obbligatoria per tutti gli atleti che parteciperanno alla manifestazione sportiva, assieme a giornalisti e addetti stampa e lo stesso pubblico che accederà agli impianti.
Pe questo l’FBI ha invitato gli atleti americani a non utilizzare dispositivi personali, ma smartphone temporanei in cui non ci siano dati personali particolarmente sensibili.