Google offre le dimissioni volontarie ai dipendenti dei team Pixel e Android

2 months ago 99

Google ha annunciato un programma di dimissioni volontarie per i dipendenti della divisione Platforms & Devices, che comprende i team responsabili di Pixel, Android e altri prodotti hardware e software. L’iniziativa riguarda esclusivamente i dipendenti statunitensi e offre la possibilità di lasciare l’azienda con un pacchetto di buonuscita.

La decisione è stata comunicata tramite un memo interno inviato da Rick Osterloh, vicepresidente senior della divisione, e successivamente confermata dall’azienda. Secondo Google, questa decisione arriva dopo la fusione dello scorso anno tra i team di sviluppo dell’hardware Pixel e quello del software Android (nelle sue declinazioni Auto, TV, Wear OS, XR), di Chrome, ChromeOS, Google Photos, Google One, Pixel, Fitbit e Nest, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’integrazione tra i prodotti.

Non si tratta di un’iniziativa aziendale generalizzata: i dipartimenti di Search, AI e altri gruppi non sono coinvolti. L’azienda ha anche chiarito che il programma non è legato a cambiamenti nei piani di sviluppo dei prodotti.

LE RAGIONI DI QUESTA DECISIONE

Nel memo, Osterloh spiega che l’azienda ha ricevuto richieste dai dipendenti riguardo alla possibilità di lasciare Google in modo volontario, soprattutto a seguito della fusione tra le due divisioni. In merito, il dirigente afferma:

“Questo programma arriva dopo l’unificazione di due grandi organizzazioni lo scorso anno. C’è un enorme slancio in questo team e, con tanto lavoro importante davanti a noi, vogliamo che tutti siano profondamente impegnati nella nostra missione e concentrati sulla costruzione di grandi prodotti, con velocità ed efficienza.”

L’iniziativa è presentata come un’opportunità per i dipendenti che non si sentono più allineati con il nuovo assetto dell’azienda o che faticano ad adattarsi ai cambiamenti, compresi quelli legati al modello di lavoro ibrido.

“Questo programma di uscita volontaria è pensato per coloro che potrebbero non essere pienamente allineati o appassionati alla missione dell’organizzazione combinata o che trovano difficoltà con il proprio ruolo o con i requisiti del lavoro ibrido.”

I dipendenti che decideranno di aderire riceveranno un pacchetto di buonuscita, con i dettagli che saranno comunicati internamente nei prossimi giorni.

Nel gennaio 2024, Google aveva già riorganizzato la divisione hardware adottando un modello organizzativo funzionale, con un unico team e un unico leader per settori come l’ingegneria hardware di Pixel, Nest e Fitbit. Questa riorganizzazione aveva portato al taglio di alcune centinaia di posti di lavoro. Nell’aprile dello stesso anno, come detto, la più ampia unificazione tra hardware e software era stata giustificata dall’azienda con l’obiettivo di accelerare i processi decisionali.

POSSIBILI IMPLICAZIONI

Questo annuncio arriva in un contesto in cui Google sta cercando di ottimizzare i costi. Lo scorso ottobre, Anat Ashkenazi, la nuova CFO di Alphabet, aveva dichiarato che una delle priorità dell’azienda sarebbe stata la ricerca di “ulteriori efficienze”. L’iniziativa solleva comunque interrogativi tra i dipendenti, alcuni dei quali temono che questo possa essere solo il preludio a licenziamenti più ampi nel caso in cui il numero di adesioni volontarie non sia sufficiente. In passato, programmi simili sono stati seguiti da riduzioni forzate del personale.

Recentemente, alcuni dipendenti hanno lanciato una petizione chiedendo a Google di offrire la possibilità di uscita volontaria prima di procedere a tagli indiscriminati. Nel documento, riportato da CNBC, si legge:

“I continui licenziamenti ci fanno sentire insicuri riguardo ai nostri posti di lavoro. L’azienda è chiaramente in una solida posizione finanziaria, il che rende ancora più doloroso vedere così tanti colleghi validi perdere il lavoro senza spiegazioni.”

Al momento, il programma riguarda esclusivamente la divisione Platforms & Devices, ma resta da vedere se Google deciderà di estendere misure simili ad altre aree dell’azienda nei prossimi mesi.


Read Entire Article