Neanche 24 ore: tanto (o meglio, poco) è bastato per infrangere le nostre speranze di una patch per i Pixel 6 e 6 Pro in cui tutto fila liscio. Eravamo partiti bene, con un rilascio puntuale e contemporaneo a tutti gli altri Pixel supportati più vecchi, ma poi è saltato fuori che il Wi-Fi e il Bluetooth fanno i capricci. Le segnalazioni si stanno moltiplicando sui social come Twitter e Reddit.
Pare che in sostanza sia possibile abilitare solo una delle due connettività wireless per volta: se c'è attivo il Wi-Fi, il Bluetooth non funziona, e viceversa. Tuttavia, i problemi sembrano più relativi al Wi-Fi che al Bluetooth (peraltro citato espressamente nel changelog come area sottoposta a miglioramenti dalla patch): molti dicono che il Wi-Fi si disconnette comunque da solo dopo qualche minuto di standby, e che in certe circostanze non si riesca a connettere a reti salvate che fino a prima avevano funzionato correttamente.
Per il momento non è stata scoperta alcuna soluzione temporanea. Il supporto tecnico di Google, dicono gli utenti che l'hanno contattato, suggerisce semplicemente di ripristinare il telefono alle impostazioni di fabbrica, ma la procedura non risolve, nemmeno mitiga, la situazione. Non serve a niente nemmeno cancellare e riaggiungere le reti Wi-Fi. Riavviando il dispositivo si ottiene una tregua che dura semplicemente qualche minuto. Purtroppo, nonostante l'idea del partizionamento A/B (o Seamless Update) lo suggerisca, non c'è un modo semplice e immediato per tornare alla versione precedente del sistema operativo. L'unica alternativa è flashare la Factory Image precedente, che comporta un hard reset.
Giusto come promemoria, vale la pena ricordare che questa è la terza patch rilasciata da Google per i suoi flagship di ultima generazione, ed è la terza in cui si riportano intoppi e complicazioni (nonostante, è giusto precisarlo, contemporaneamente siano stati compiuti notevoli passi avanti rispetto alla qualità del software al lancio). La prima, quella di dicembre, è stata interrotta per problemi di stabilità della connessione durante le telefonate, peraltro dopo essere arrivata in ritardo; la seconda, di gennaio, è arrivata in ritardo e ha sì risolto i bug più gravi, ma ne ha lasciati diversi aperti. Non è chiaro quanto diffuso sia questo bug del Wi-Fi della patch di febbraio, ma è interessante osservare che in appena un giorno il thread su Reddit ha già raggiunto quota 127 commenti e 113 like. Stando così le cose, il consiglio è di evitare, almeno per ora, di installare la patch.
Non è una giustificazione, ma diciamo che questi problemi software erano in un certo senso un'ipotesi piuttosto concreta: i Pixel 6 sono smartphone molto peculiari, perché non solo hanno un SoC tutto nuovo e realizzato ad hoc, ma tale SoC è realizzato da un produttore per certi versi non convenzionale - Samsung è sul mercato con i propri Exynos da anni, ma il loro impiego è stato piuttosto limitato - e i casi di partnership con aziende terze sono stati molto rari.
Non sappiamo quale delle due società si occupi effettivamente dello sviluppo e del supporto software del chip. Di solito se ne occupa chi l'ha prodotto (quindi Qualcomm, MediaTek...), ma Tensor è un caso anomalo: è marchiato Google ma è chiaro che Samsung è pesantemente coinvolta nella sua realizzazione, non ha solo fornito le macchine per fabbricarli. Comunque, è possibile in entrambi i casi si tratti di (relativa) inesperienza: se è Samsung, perché appunto è abituata a tenersi i propri SoC per sé, se è Google, perché finora ha usato chip Qualcomm, che ha un'infrastruttura di supporto/sviluppo molto più rodata ed efficiente.
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(aggiornamento del 09 febbraio 2022, ore 10:42)