Google viola il DMA sulla concorrenza, le conclusioni preliminari dell'UE

11 hours ago 27

L’Unione Europea continua l’offensiva nei confronti delle Big Tech americane: ha stabilito in una sentenza preliminare che Google ha violato le regole Antitrust, offrendo una corsia preferenziale ai propri servizi di ricerca specializzati Shopping, Flights e Hotels a discapito dei concorrenti esterni. Come se non bastasse, è stata accusata di violazione delle regole di cosiddetto “anti-steering” ai sensi del DMA (Digital Markets Act).

Naturalmente Google non è d’accordo con l’UE e dice che potrebbero esserci delle conseguenze avverse per il consumatore finale. Per esempio, osserva che se tra i risultati di ricerca di Google non compare il link diretto al sito ufficiale della compagnia aerea che propone un volo, l’utente tipicamente finisce con il pagare un biglietto più caro, perché gli intermediari hanno le loro commissioni. Le modifiche hanno anche un impatto negativo sui profitti di alcune imprese, anche del 30% in certi casi.

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Apple 19 Mar

Per quanto riguarda le pratiche di anti-steering (ricordiamo, significa che i proprietari di store digitali come Apple e Google impediscono agli sviluppatori di promuovere metodi di pagamento alternativi per gli acquisti in-app), l’UE ritiene che “Alphabet non consente in modo efficace agli utenti Android di essere informati o indirizzati verso offerte più economiche da parte di sviluppatori di app al di fuori del Google Play Store”; per contro, Google dice che le conclusioni dell’UE la stanno costringendo a scegliere tra un ecosistema più chiuso, stile Apple App Store, e uno in cui è troppo facile inserire nelle app link fraudolenti.

In base ai meccanismi del DMA, Google può decidere di contestare la sentenza preliminare oppure apportare ulteriori modifiche ai propri sistemi prima della sentenza definitiva. La posta in gioco è alta: in qualità di “gatekeeper”, Google, o meglio la sua holding Alphabet, potrebbe essere multata fino al 10% del suo fatturato annuale. Parliamo di circa 35 miliardi di dollari, se consideriamo i ricavi del 2024.


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