I pesi e le misure del progetto Kernel e del suo Code Of Conduct, che non si applica al creatore di Linux

1 week ago 41

La questione è talmente recente che non ha bisogno di essere riassunta, ma la sospensione di Kent Overstreet (autore di Bcachefs) da parte del Code Of Conduct del Kernel Linux ha molto a che vedere con la notizia che raccontiamo oggi.

La scorsa settimana, all’interno di una disputa tecnica della mailing list del Kernel a proposito dei feature levels dell’architettura x86_64, che servono a definire i livelli minimi di istruzioni e caratteristiche che il kernel può usare per garantire compatibilità con diverse generazioni di processori, il creatore di Linux si è professato profondamente contrario all’introduzione della patch che proponeva nuove impostazioni selezionabili per la compilazione.

Ora, sarebbe tutto assolutamente normale, se non si leggesse il messaggio nel quale Torvalds espone la sua posizione, di cui riportiamo le parti salienti:

[…] The whole “v2”, “v3”, “v4” etc naming seems to be some crazy glibc artifact and is stupid and needs to die.
It has no relevance to anything. Please do *not* introduce that mind-fart into the kernel sources.
[…] So no. We are *NOT* introducing that idiocy in the kernel.

[…] L’intera questione della nomenclatura “v2”, “v3”, “v4” etc. sembra essere qualche artifact folle di glibc, è stupida e deve morire.
Non c’entra con nulla. Per favore non introduciamo quello scoreggia celebrale nei sorgenti del kernel.
[…] Quindi no. NON introdurremo quell’idiozia nel kernel.

Per quanto ai più questo possa sembrare semplicemente un messaggio dal linguaggio colorito, ad uno sguardo più attento non si può fare a meno di notare come ci sia una manifestazione di incoerenza nell’applicazione di quelle che sono le regole che il Code Of Conduct promuove.

Quella tanto agognata “comunicazione costruttiva” e quel “rispetto altrui”, definiti come pilastri del progetto vanno a farsi benedire in due righe di risposta. Di nuovo, sarebbe tutto normale se quello del CoC fosse un formalismo, qualcosa di molto italiano, tipo il limite di 130km/h in autostrada, ma rileggendo le dichiarazioni per le quali Overstreet è stato sospeso viene da chiedersi quale sia il limite.

Ed il dubbio un pochino assale.

Perché nessuno a fronte di parole come “deve morire“, “scoreggia celebrale” ha sollevato il minimo dubbio sulla modalità di comunicazione adoperata. Ora si potrà dire “ma Torvalds attaccava una patch, non una persona“, ma considerato che quella patch qualcuno l’ha scritta penso che il discorso sia assimilabile.

Quindi, al netto dell’accettazione di un certo tipo di linguaggio, dove sta il limite?

Usando il rasoio di Occam (siamo tecnici, del resto) non è forse più facile pensare che quello su Overstreet sia stato un pretesto sfruttato per accantonare momentaneamente una figura scomoda (ed il conseguente codice)? O forse, ancor più semplicemente, nel contesto del progetto Kernel non è più facile affermare che la legge è uguale per quasi tutti?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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