Quando lo scorso luglio abbiamo parlato dell’appello fatto dal progetto open-source KDE all’unione europea al fine di non fermare i finanziamenti verso il software libero ci eravamo chiesti se l’unione europea avesse compiuto una svista nel non assegnare nuovi fondi, oppure se la cosa fosse voluta.
È inutile sottolineare quanto per i progetti open-source l’aspetto delle donazioni sia importante e basilare, e la pubblicazione annuale dei risultati finanziari del progetto KDE porta a pensare che la richiesta fatta verso l’unione europea fosse dettata oltre che dalla logica, anche dall’analisi di questi dati, riassunti in questi due dati:
- Total income: € 349.332,65
- Total expenses: €-457.071,31
Non ci vuole un genio della finanza per concludere come il progetto stia operando in netta perdita, precisamente una perdita di € 107.738,66.
Se vi state chiedendo da dove arrivino gli introiti e dove finiscano le spese, è tutto esplorato in questa eloquentissima immagine:
La sostanza però è quella: non si può certo dire che il progetto sia finanziariamente in salute.
Il problema principale, come racconta Phoronix, risiede nel fatto che ormai si è stabilito un trend. Infatti nel 2022 il rapporto income/expenses era stato € 285.495,97 / € 384.604,78 (−€ 99.108,81), mentre l’anno precedente, il 2021, aveva visto l’ultimo bilancio in positivo, con € 238.929,67 / € 218.396,75 (+ € 20.532,92).
Approfondendo i numeri, questi appaiono meno infelici di quanto sembri, in particolare perché sembrerebbe che alcune donazioni non siano state ancora processate, ed in ogni caso sono cresciute di ben il 75% rispetto al 2022.
Tra i consigli di quanti dicono che si potrebbe risparmiare sugli eventi di persona, altri che propongono ottimizzazioni diverse dei costi, e la speranza che la UE riveda il suo impegno, il futuro del progetto KDE ha ancora un profilo solido.
Pertanto da qui a dire che il progetto sia in crisi ce ne passa. Leggendo i risultati dell’ultimo sprint interno appare chiaro come, in termini di vitalità, non abbia nulla da invidiare a nessuno.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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