Mac Studio: arriva il video teardown dei nuovi dispositivi

2 years ago 207

Un recente video teardown di iFixit permette fin da subito di ammirare il nuovo dispositivo targato Apple dall'interno, con vari dettagli emersi con l'operazione.

Mac Studio

Dopo che i Mac Studio sono stati annunciati da Apple, questi sono finalmente finiti nelle mani di iFixit, progetto pensato per lavorare al fine di comprendere l’effettiva riparabilità dei dispositivi che vengono lanciati sul mercato, come anche ulteriori dettagli di cui le compagnie non hanno modo di parlare. Un teardown dei dispositivi è infatti arrivato, con gli utenti che possono quindi vedere con i propri occhi i nuovi gioiellini anche dall’interno, scoprendo come questi sono stati realizzati dalla compagnia.

Con la RAM che fa parte dei SoC M1 Max e M1 Ultra, non è possibile stando a quanto mostrato aumentare la quantità di memoria presente, con lo stesso che non vale per la memoria e può infatti venire sostituita. Purtroppo però, come abbiamo di recente avuto modo di approfondire in questo articolo, non si tratta di un’operazione molto semplice per via delle complicazioni che si presentano a livello software.

Con Apple che ha infatti apparentemente bloccato ogni tipo di miglioramento che non sia ufficiale e non venga fatto scegliendo una configurazione differente del dispositivo. Utilizzando drive della stessa capacità, il Mac Studio può però infatti eseguire il boot.

Troviamo per il resto un grosso dissipatore ad aria con doppia ventola pensato per raffreddare il dispositivo con successo, nonostante la molta potenza che viene sprigionata e le dimensioni davvero ridotte che la compagnia è riuscita a ottenere. Accedere alle ulteriori componenti, come mostrato, non è molto facile, ma ciò permette di ammirare più da vicino il chip che compone il dispositivo, con porte modulari che potrebbero tornare utili in caso di riparazione.

Come sempre, non è mancato un voto per quel che riguarda l’indice di riparabilità dei Mac Studio, che questa volta è stato di 6 su 10, comunque un buon risultato per dei device che verosimilmente non verranno in molti casi disassemblati dagli utenti.

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