Nothing ha venduto 400.000 Ear (1) e punta lanciare almeno altri 4 prodotti

Nothing sembra aver fatto centro e, nonostante i problemi iniziali, le cuffiette Ear (1) realizzate dall'azienda di Carl Pei stanno macinando ottimi numeri per quanto riguarda le vendite. Secondo gli ultimi dati, infatti, Nothing ha venduto oltre 100.000 Ear (1) nel corso dei mesi di settembre e ottobre, andando a raggiungere quota 400.000 sin dal lancio avvenuto a luglio.

Si tratta di un risultato in linea con quello dei mesi precedenti, un dato che sottolinea come le cuffiette di Nothing non abbiano affatto perso appeal nel corso del tempo, visto che i volumi di vendita sembrano essere costanti. Non ci sono dettagli per quanto riguarda i numeri di novembre e dicembre, ma considerando che a fine anno è arrivata anche la nuova variante nera, è possibile che le Ear (1) continueranno a vendere bene ancora per diverso tempo.

Intanto l'azienda sta già guardando al futuro sotto diversi aspetti. Uno di questi riguarda un nuovo ingresso in Nothing; parliamo di Adam Bates, il quale ha un passato di ben 14 anni in Dyson come capo della divisione design e UX. Il suo nuovo ruolo in Nothing sarà quello di Design Director presso il Design Hub di Londra dell'azienda di Carl Pei.

L'altro aspetto, invece, riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti che vadano ad espandere l'offerta di Nothing. A novembre si parlava di 5 prodotti in lavorazione - le Ear (1) in versione nera sono uno di questi, visto che il loro profilo coincide con quanto accaduto; al tempo si parlava di un dispositivo in arrivo entro la fine del 2021 e così è stato. Le ultime indiscrezioni sembrano confermare che Nothing stia lavorando sugli altri 4 prodotti, ma non ci sono troppi dettagli in merito.

Principalmente dovrebbe trattarsi di nuovi accessori, tra cui almeno un power bank e probabilmente un indossabile appartenente alla categoria degli smartwatch, ma si parla anche di altri gadget. Aleggia anche la possibilità che Nothing punti alla realizzazione di un suo smartphone, ma probabilmente è troppo presto per parlarne.