2 years ago
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OnePlus 10 Pro è stato presentato ufficialmente in Cina l'11 gennaio, e in attesa che arrivi anche da noi e di poterci quindi mettere le mani sopra, vi abbiamo raccontato cosa ne pensiamo. Il dispositivo che vedremo sul nostro mercato, però, potrebbe essere differente da quello svelato pochi giorni fa. Ad affermarlo è stata l'azienda stessa, rivelando alla testata SlashGear che il nuovo flagship di OnePlus presenterà "lievi cambiamenti di alcune specifiche a seconda della disponibilità regionale".
Android 11 Gen
Al momento, quindi, non è chiaro quanti e quali cose cambieranno: per saperne di più servirà aspettare, con ogni probabilità, il lancio del dispositivo anche in Europa. Abbiamo visto in questi mesi, in generale, che i produttori per far fronte alla crisi dei chip sono stati costretti a rivedere i propri piani, che già potevano prevedere in partenza delle differenze hardware a seconda delle regioni: si pensi ai Galaxy S22 di Samsung (che per i suoi top di gamma ha sempre puntato sul dualismo Snapdragon-Exynos), attesi per febbraio, e al mistero dell'Exynos 2200 che doveva essere presentato l'11 gennaio, prima che il colosso coreano facesse marcia indietro.
Difficilmente le differenze tra il OnePlus 10 Pro europeo e quello cinese riguarderanno l'estetica, che dovrebbe restare inalterata (magari possiamo aspettarci qualche opzione cromatica in più o in meno?), ma dovrebbero riguardare alcune caratteristiche hardware, come ad esempio le configurazioni disponibili per la memoria o la certificazione IP68. Ora come ora, comunque, si tratta solo di ipotesi.
E mentre qui da noi OnePlus 10 Pro è ancora un'ipotesi all'orizzonte - sappiamo che arriverà, ma non sappiamo ancora esattamente quando né come -, in Cina è già una realtà concreta, e l'azienda ha condiviso i dati relativi al primissimo flash sale. A quanto pare OnePlus 10 Pro è andato a ruba, con incasso di 100 milioni di yuan, pari a circa 137 milioni di euro. Da questo dato possiamo ricavare che il primo lotto di smartphone, venduto integralmente nell'arco di pochi minuti, si attestava tra le 18.000 e le 21.000 unità.
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