Pedopornografia in Italia, il dossier della Polizia Postale. Nel 2021 +47% di casi. 10-13 anni l’età più adescata

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Il dato emerge da “L’abuso sessuale online in danno dei minori”, un dossier che la Polizia di Stato ha stilato insieme a Save the Children. Ivano Gabrielli: “Aumentare la consapevolezza del rischio con l’obiettivo comune e ambizioso di proteggere i bambini e i ragazzi sempre e ovunque, anche nel cyberspazio.”  

La pedopornografia in Italia è in costante ascesa. I dati preoccupanti del 2021 lo evidenziano: i casi trattati dalla Polizia Postale sono aumentati quasi del 50%. Il dato emerge daL’abuso sessuale online in danno dei minori”, un dossier che la Polizia di Stato ha stilato insieme a Save the Children grazie al protocollo siglato il 5 febbraio 2021, un atto d’intesa per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online che è stato presentato alla vigilia della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, il 5 maggio. Nel dossier vengono snocciolati i numeri che raccontano dei pedofili online o dei groomer, degli adulti che adescano i minori.

Pedopornografia in Italia: numero di casi in aumento

Nel corso del 2021 sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente (3.243). In crescita anche il numero dei minori approcciati sul web dagli adulti abusanti, pari a 531, in maggioranza con un’età inferiore ai 13 anni (338 minori, quasi il 64% di cui 306 nella fascia 10-13 anni), ma crescono pure i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0 – 9 anni (32 casi).

“Questi i dati che rappresentano purtroppo solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire alla luce”, spiega il report della Polizia Postale. “I pedofili o groomer (adulti adescatori interessati a minori), che sfruttano la rete e i suoi servizi per cercare di entrare in contatto con bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono stati 208, pari al 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). Questa percentuale corrisponde ad adulti con una capacità criminale e un modus operandi complessi, basati su una conoscenza approfondita dei linguaggi, delle abitudini d’uso e delle fragilità proprie delle vittime, tale da poter consentire loro di entrare in contatto, condurre l’interazione diretta e governare i rapporti sul web con le bambine, i bambini e gli adolescenti”.

Preoccupanti i dati relativi alla fascia di età 0-9 anni che sempre di più risulta coinvolta. La rete il pericolo numero uno

Dal dossier “L’abuso sessuale online in danno dei minori”, a cura del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma con la collaborazione di Save the Children, emerge che la fascia di età più colpita è quella preadolescenziale, con un’età compresa tra i 10 e i 13 anni, che nel 2021 ha fatto registrare 306 vittime di adescamento online, quasi il 60% di tutti i 531 minori approcciati sul web dai groomer, nonostante ai minori di 13 anni non sia consentito l’accesso ai social network. Il genere non incide sui livelli di rischio: maschi e femmine sono pressoché in egual misura al centro di casi di adescamento online intercettati dalla Polizia Postale. In generale i bambini e i ragazzi che usano la rete, sembrano essere più esposti al rischio di adescamento quando usano i socialnetwork e la messaggistica.

Particolari pericoli emergono dai giochi di ruolo e videogiochi online: la crescente attrattiva esercitata da questi servizi sui più piccoli ha indotto i pedofili a concentrare la loro attenzione anche sulle piattaforme di gaming (videogiochi online), sfruttandone i servizi di chat, di messaggistica e offrendo la possibilità di agganciare i minori più facilmente.

Gabrielli: “Occorre aumentare la consapevolezza del rischio con l’obiettivo comune e ambizioso di proteggere i bambini e i ragazzi”

Con l’attuazione del Protocollo – spiega Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioniancora una volta ribadiamo l’importanza di fare rete in modo sinergico con il mondo dell’Associazionismo. Le minacce all’infanzia e all’adolescenza provengono oggi anche dal web, la velocità con cui si aggravano rende necessario costruire le migliori alleanze pubblico-privato per realizzare azioni concrete di tutela e protezione di piccole vittime. Insieme a Save the Children, abbiamo scelto di realizzare uno strumento che si basa sullo studio recentissimo dell’evoluzione dei fenomeni di minaccia online: un dossier dati e una Guida per Genitori che costruiscono una risposta immediata a cambiamenti, come quelli imposti dalla pandemia da covid19, che nessuno avrebbe mai immaginato e che hanno drammaticamente mostrato il loro aspetto più pericoloso. Riteniamo che le azioni di contrasto alla pedopornografia e all’adescamento online, condotte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni – continua Gabrielli – possano essere rese ancora più efficaci dalla promozione di iniziative che mirano a sviluppare, nella società civile, livelli ulteriori di consapevolezza del rischio con l’obiettivo comune e ambizioso di proteggere i bambini e i ragazzi sempre e ovunque, anche nel cyberspazio.”  

La guida per i genitori

Al fine di dare un adeguato strumento ai genitori e agli educatori, volto anche a rispondere all’ampliamento dell’uso delle tecnologie digitali e all’abbassamento delle fasce di età di chi accede ad ambienti digitali, è stata realizzata la guida “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”, redatta dall’Unità Analisi Crimini Informatici della Polizia Postale (U.A.C.I,) e Save the Children. La guida contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d’età: di bambini e bambine di 0-6 anni; di 6-10 anni; pre -adolescenti di 11-13 anni, ognuna con la descrizione di alcune esperienze specifiche di ogni età, con le sfide educative per gli adulti di riferimento e con consigli generali e specifici rispetto alle problematiche principali. Tutto questo al fine di accompagnare i bambini, le bambine e gli adolescenti nella comprensione degli ambienti digitali, per poter fruire appieno delle opportunità della rete in modo sicuro e consapevole.

Per approfondire

  • Scarica qui il dossier “L’abuso sessuale online in danno dei minori”, a cura del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma con la collaborazione di Save the Children.
  • Scarica qui la “Guida per i Genitori” “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”, a cura del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma con la collaborazione di Save the Children.
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