Pochi elementi riescono a mantenere così alta l’attenzione degli esseri umani come l’oro, che è uno dei principali metalli preziosi nonchè una delle maggiori categorizzazioni di elementi sfruttati in maniera più duttile e disparata nelle economie di tutto il mondo, al punto da influenzare anche la storia delle conquiste umane. Oggi l’oro pure aver perso parte del potere di acquisto rispetto a non troppi secoli fa, sta ritornando in modo importante su valori interessanti, a partire dalla quotazione al grammo. Ma quanto costa oggi l’oro al grammo?
Come per altri elementi simili, vengono tenuti in considerazione fattori diversi.
Quali sono?
Oro al grammo: quanto costa oggi? Pazzesco!
L’oro fa parte della ristretta cerchia dei metalli nobili, ossia tutti quelli che godono di proprietà sopra la media in fatto di durevolezza, duttilità, ma anche rarità e non solo: l’oro, classificato come metallo sulla tavola periodica sotto la sigla Au (dal termine Aureo, che declina dal latino) si trova in relativamente buone quantità sul pianeta, anche se la stragrande maggioranza nelle rocce metamorfiche e nelle rocce ignee, anche se è presente in modo quasi omogeneo in buona parte della crosta terrestre, ma quasi sempre in quantità molto ridotte.
Le proprietà dell’oro, che hanno contribuito ad accrescere la fama di questo metallo così importante sono inerenti alla resistenza agli acidi ed agli elementi chimici, la lucentezza ma anche una durabilità con pochi eguali, mentre più di recente (parlando relativamente) è stato utilizzato anche nell’ambito pratico essendo uno dei migliori metalli conduttori in senso effettivo.
La valutazione dell’oro, che è da secoli presente nelle economie, risulta oggi presente in tutte le Borse valori dove viene utilizzato come risorsa base ma anche come fondo per numerose nazioni, che quasi sempre dispongono di una determinata quantità.
I fattori che influenzano l’oro sono molteplici, sia legati alla disponibilità ed alla produzione di oro utilizzabile ma anche della richiesta del mercato, oltre che dalle politiche delle rispettive nazioni, data l’importanza. Inoltre non tutto l’oro è uguale, quello “grezzo” risulta essere eccessivamente duttile e fragile per essere lavorato, quindi da molti secoli vengono sviluppate varie tipologie di leghe di questo metallo, che può essere quindi più o meno “puro”. Quello maggiormente puro viene denominato a 24 carati e presenta una concentrazione pari a il 99,9 %, viene utilizzato generalmente per fini economici (per i lingotti ad esempio), mentre in gioielleria si fa uso prevalentemente dell’oro 18 carati.
L’oro oggi viene valutato nella sua “purezza massima” a circa 57 euro al grammo, una valutazione abbastanza stabile ma comunque in rialzo rispetto a pochi anni fa: nel 2019 la valutazione era di poco superiore ai 35 euro al grammo.