Recensione Jeep Compass 4xe PHEV: SUV ibrido plug-in a trazione integrale | Video

3 years ago 261

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La Jeep Compass si è rinnovata: di recente è arrivato il restyling. Si è aggiornata fuori, è cambiata soprattutto dentro ed è più tecnologica, ma non solo. Per lo storico brand è un modello molto importante: appartiene alla categoria dei SUV compatti del segmento C, che in Europa rappresentano circa il 20% delle auto vendute, oltre il 40% dei SUV.

A parte il momento difficile del mercato, comunque la Compass agli italiani piace molto ed è sempre tra le più vendute: ha chiuso il 2021 al nono posto delle auto più vendute dell’anno con oltre 28.000 immatricolazioni.

Ricorderete che l’avevamo provata circa tre anni fa con il 1.6 turbodiesel Multijet da 120 CV. Questa volta è invece il turno dell’ibrida plug-in. Vediamo dove e come l’hanno davvero migliorata.

DESIGN E DIMENSIONI

Fuori hanno cambiato poco ma in maniera accorta, rendendola più moderna. È nel frontale che la rinnovata Compass si distingue di più dalla precedente: nuovi fari dalla forma più sottile full Led (di serie per tutti gli allestimenti), con le luci diurne integrate (che prima erano in basso sopra i fendinebbia) e design inedito del paraurti, con la presa d'aria nella parte inferiore che ora è più larga.

Non può assolutamente mancare la mitica calandra a sette feritoie, che ora è stata sviluppata più in orizzontale e ha un effetto tridimensionale più accentuato. Nuovo il trattamento per le grafiche delle fiancate ed è stato rivisto anche il design dei cerchi in lega. Dietro i fanali posteriori hanno una nuova firma luminosa a Led.

Le dimensioni rimangono quelle nella media del suo segmento: lunghezza 4404 mm x larghezza 1874 mm x altezza 1649 mm, con un passo di 2636 mm.

ABITABILIT E INTERNI

Dentro invece è proprio cambiata tanto: la nuova plancia, completamente ridisegnata, ha un design più moderno, nell’insieme si presenta decisamente meglio, e c’è la possibilità di scegliere tra diversi materiali per i rivestimenti: pelle, tessuti, o finiture con effetto alluminio o fibra di carbonio.

Con il restyling sono arrivate nuove texture per le plastiche e materiali più morbidi con cuciture a vista per la plancia e i rivestimenti dei pannelli delle porte. Materiali buoni, più gradevoli al tatto e alla vista, mentre gli assemblaggi non sono sempre precisi. Le nuove bocchette del clima ora sono più sottili. E’ migliorata notevolmente la percezione di qualità, ora è quasi più raffinata.

Difficile non notare il nuovo quadro strumenti completamente digitale, un display Full HD da 10,25". Al centro della plancia c’è invece il display touch dell'infotainment, da 8,4 a 10,1” in base agli allestimenti, che ospita l'ultima versione del sistema Uconnect 5, al debutto in Europa proprio con questo modello. Lo hanno messo in alto per consentire a chi guida di mantenere sempre lo sguardo sulla strada.

Cambia il design del volante e del tunnel centrale. Il volante è migliorato: l’impugnatura è sempre piuttosto spessa e mi è sembrato migliore anche il feedback dei tasti sulle razze.


I tasti fisici sono ancora tanti: sono solo disposti in modo da sembrare meno. L’ergonomia è decisamente migliorabile: non tutto è a portata di mano o dove te l’aspetti; alcuni comandi sono un po’ scomodi da raggiungere, ad esempio quelli a sinistra del volante per gestire le funzioni Hybrid, Electric ed e-Save, e quelli a sfioramento nel display centrale possono distrarre. Mi rendo conto che solo con la prossima generazione, quando potranno riprogettare tutto, sarà possibile migliorare davvero questo aspetto.

Per chi guarda alla praticità, hanno ottimizzato lo spazio interno, per poter riporre comodamente ogni oggetto, molto più di prima. Nella console centrale, ridisegnata, la vaschetta portaoggetti è più grande e poi ci stanno tante altre cose sotto il bracciolo centrale. Davanti invece alla leva del cambio, hanno ricavato un vano per la ricarica wireless del cellulare.


Tra i punti di forza della Compass c’è di sicuro l’abitabilità: è buona, davanti e anche per chi siede dietro. L'ingresso alla parte dietro è agevole, considerata la linea del tetto e l’altezza da terra. Lo spazio è buono in tutte le direzioni anche per i più alti. Il tunnel centrale, per fortuna, non è troppo ingombrante: ci sono le bocchette dell’aria e due prese USB, una standard e una di tipo C, poi una 12 V e una 230 V. Unico appunto: lo schienale del divano posteriore è forse un po’ troppo rigido.

Delude un po’ il bagagliaio: rispetto alle dimensioni esterne dell’auto, ci si aspetterebbe di più e invece nella nostra ibrida plug-in perde anche 18 litri di capacità rispetto a quello, già piccolo (non è certo tra i più grandi della categoria), delle versioni normali, per fare posto a batteria e motore elettrico. Siamo a quota 420 litri e si può arrivare al massimo a 1230 litri.

Lo spazio si può sfruttare abbastanza: la soglia di carico è piatta ma piuttosto alta da terra, non c’è molto spazio in altezza e il fondo non può essere regolato su più livelli. Non c’è il sistema di carico passante al centro, che sarebbe utile per caricare oggetti più lunghi. C’è però un punto a suo favore: il cavo per le ricariche nelle colonnine pubbliche, oltre ad avere una sacca per il trasporto meno ingombrante di altre (alcune Case mettono delle specie di valigie…) ci sta nel doppio fondo, quindi non ruba posto ai bagagli.

Il portellone posteriore elettrico è riservato solo alle versioni top di gamma, sulle altre è un optional. Se l’auto la usa una signora diventa ancora più difficile da chiudere….

SCHEDA TECNICA COMPASS 4XE 190 CV

  • Motore: 1.3 turbo PHEV 190 CV
  • N° di cilindri, disposizione: 4 in linea
  • Cilindrata: 1332 cc
  • Sistema di iniezione: GDI Gasoline Direct Injection
  • Tipo di carburante: benzina
  • Trasmissione: cambio automatico a 6 marce
  • Sistema di trazione: trazione integrale elettrica
  • ICE (motore a combustione interna)
  • Potenza: 130 CV/ 96 kW 5550 giri/min
  • Coppia max: 270 Nm 1850 giri/min
  • E- MOTOR (motore elettrico)
  • Potenza: 60 CV/ 44 kW
  • Coppia max: 250 Nm
  • Normativa emissioni: Euro 6d Final
  • Capacità batteria: 11,4 kWh
  • Autonomia in modalità elettrica: 49 - 52 km
  • Velocità massima in modalità completamente elettrica: 135 km/h
  • Miglior tempo di ricarica: 1h 45’
  • Accelerazione 0-100 km/h: 7,9 s
  • Velocità max: 183 km/h
  • Consumo di carburante ciclo combinato: 1,9 – 2,0 l/100 km
  • Emissioni di CO2 ciclo combinato: 44-46 g/km
  • Serbatoio carburante: 36,5 litri
  • Peso a vuoto con guidatore: 1935 kg
  • Volume di carico min / max: 420 / 1230 l

PROVA SU STRADA

La Compass della nostra prova è l’ibrida plug-in, che Jeep chiama 4xe: è offerta in due step di potenza, da 190 e 240 cv. La nostra è la meno potente ma credo anche quella più interessante dal punto di vista commerciale.

Il motore termico è un 4 cilindri turbo da 1,3 litri a benzina con 130 cv (96 kW), che muove le ruote anteriori, abbinato a un motore elettrico da 44 kW (60 cv) situato sull’assale posteriore e alimentato da una batteria da 11,4 kWh. La potenza complessiva è di 190 cavalli. Il motore elettrico produce una coppia di 250 Nm e quello termico 270. Cambio automatico a 6 marce e trazione integrale elettrica. Accelera da 0 a 100 in 7,9 secondi e dichiara una velocità massima di 183 km all’ora.

Promette un’autonomia in modalità elettrica tra i 49 e i 52 km e così è scattata subito la prova a zero emissioni. La prima ricarica completa viene effettuata con una colonnina pubblica in circa 1 ora e 45 minuti: molto meglio di tante altre che ci mettono il doppio.

Ma è capitata una cosa curiosa (e non certo positiva): la carico nel tardo pomeriggio ripromettendomi di fare il test in città in sola modalità elettrica il mattino dopo. Auto parcheggiata in giardino, al mattino salgo a bordo e mi indica già un’autonomia residua di oltre 10 km in meno rispetto a quanto indicato quando l’ho spenta. Ora il dubbio è più che lecito: si è scaricata da sola durante la notte? ‘E’ un problema di questo esemplare in prova? O è un difetto proprio della Compass ibrida plug-in? Spero si tratti del primo caso, altrimenti sarebbe già un esordio poco brillante.


Sono partito e dopo soli 4 km percorsi mi segnala già una batteria carica solo al 59%. Traffico normale attorno a mezzogiorno, temperatura sui 13°, in auto il clima acceso sui 21°, faccio molte strade con semafori e incroci che mi consentono di frenare spesso per ricaricare un po’. Guido tranquillo, quando posso sfrutto il coasting eppure appena la batteria è arrivata al 4% è intervenuto il motore termico e ho percorso solo 23,3 km in elettrico. Direi deludente: per ora è decisamente rimandata.

Effettuata una nuova ricarica. si parte per un test normale, scegliendo la modalità Hybrid, che dovrebbe ottimizzare l’uso dei due propulsori e i consumi. Se serve c’è anche la modalità E-Save, per mantenere lo stato di carica della batteria, per salvaguardare l’autonomia elettrica necessaria quando arriverete in un centro cittadino dove non potete usare il motore termico.

Se la batteria è sufficientemente carica e la temperatura esterna lo consente, la Compass si accende sempre in modalità elettrica. In partenza lo spunto non è male e apprezzerete la silenziosità di marcia, soprattutto nel traffico cittadino.

Si è seduti in alto, decisamente sopra alla media, quindi la visibilità davanti è buona, e potete avere sotto controllo tutto ciò che succede attorno. Forse, per chi non è molto alto, i montanti potrebbero impedire un po’ la visuale anche davanti. La visibilità posteriore invece è poca: i montanti dietro sono ampi e il lunotto è piccolo. Per fortuna, per le manovre più impegnative qui ci sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con una retrocamera, finalmente con una buona risoluzione.

La spinta è buona, non è necessario sempre spingere a fondo sul gas per apprezzare la nostra ibrida. Il cambio automatico a sei marce è un po’ lento ma è fluido nelle cambiate e contribuisce al comfort che la Compass sa offrire. Anche quando tira un po’ di più le marce, il rumore del motore termico non è mai invadente, perché è insonorizzata bene. L’abitacolo è piuttosto silenzioso e il comfort di marcia non è niente male.


In città e nelle manovre lo sterzo è leggero e comodo e il raggio di sterzata è piuttosto buono, però appena le velocità sono più alte non va più bene: non è preciso, non ha la giusta sensibilità. Non è certo una sportiva, ma un po’ più di precisione non guasta mai. Di sicuro piacerà agli americani. L’assetto direi che è buono e, almeno con i cerchi da 18” e pneumatici dalla spalla alta, assorbe piuttosto bene e offre un buon comfort.

Come avevo già constatato nella prova di tre anni fa, tra le curve la Compass si comporta bene: è alta ma il rollio non è mai così esagerato. Non è certo l’auto da guidare sportivamente, ma se non esagerate potete guidarla in modo brillante perché ha un comportamento stradale sicuro e la facilità di guida resta un punto a suo favore.

Però questa versione ibrida plug-in è a quota 1935 kg come peso a vuoto con guidatore: sono più di 300 rispetto alla turbodiesel e ben 430 rispetto a quella a benzina. E si sentono: nei cambi di direzione, e non solo, è meno agile e si sentono di più anche le irregolarità della strada.

Come ho già detto, è ben insonorizzata, come lo era già prima del restyling: il livello di isolamento dall'esterno dell'abitacolo è forse migliorato ancora; peccato che in autostrada, dove si viaggia davvero bene, c’è qualche fruscio di troppo che proviene dagli specchietti. L’impianto frenante è potente, il pedale del freno ha un’azione lineare, si modula bene. Voto più che positivo.

Ci sono diverse modalità di guida: Auto, dove fa tutto da sola, Sport, se proprio la volete un po’ più grintosa (a me non ispira proprio niente del genere…), Snow e Sand/Mud per viaggiare più sicuri sui fondi con scarsa aderenza, con neve nel primo caso e con sabbia, fango, erba bagnata nel secondo. Se siete tra quelli che fanno ogni tanto un po’ di fuoristrada c’è la versione Trailhawk, più alta da terra e con la modalità Rock dedicata alla guida off-road, che vi aiuta anche nei tratti in pendenza più delicati.

E quanto consuma? La Casa dichiara un valore medio nel ciclo combinato di 1,9 / 2 litri per 100 km. Nella giornata in cui abbiamo girato il video, in modalità Hybrid, tra città, extraurbane e autostrada abbiamo percorso 184 km con una media di 7 litri per 100 km. Il computer di bordo non riporta il consumo medio in kWh per 100 km. C’è un aspetto che non gioca a suo favore: il serbatoio del carburante è di soli 36,5 litri, quindi non può permettere grandi autonomie, anche perché quando la batteria si scarica il 1.3 a benzina comincia a bere molto di più...

ADAS E SICUREZZA

La nuova Compass è sicura? Lo era già prima ma ora potrà addirittura vantarsi di essere il primo modello del brand in Europa con un sistema di guida autonoma di Livello 2. Quindi avrà poco da invidiare alla concorrenza.

Già nella versione entry level di serie offre: 6 Airbag, la Frenata d'emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, il Rilevatore di stanchezza, il Traffic Sign Recognition (che rileva limiti di velocità e relativi cartelli stradali, e quelli del divieto di sorpasso). Quest’ultimo, combinato con il Cruise Control Adattivo dall’Intelligent Speed Assist, vi suggerisce una regolazione automatica della velocità in funzione dei limiti indicati dalla segnaletica stradale. Poi c’è il Lane Support System, per aiutarvi a mantenere l’auto all’interno della corsia, e altro ancora.

La novità è proprio il debutto dell’Highway Assist, il sistema per la guida autonoma di secondo livello: combinando il Cruise Control Adattivo con il Lane Keep Assist, è in grado di mantenere la distanza e il controllo della velocità rispetto al veicolo che ci precede e, allo stesso tempo, fa sì che la Compass rimanga al centro della corsia, anche in una curva ad ampio raggio. Presto sarà disponibile tra gli optional su questa versione Limited e l’ancora più ricca S.

Nel nostro test i sistemi di aiuto alla guida provati mi sono sembrati ben tarati; alcuni però sono un po’ troppo invasivi, come quello del mantenimento in corsia: è troppo brusco e fastidioso l’intervento sul volante.

TECNOLOGIA A BORDO

Per quanto riguarda la tecnologia a bordo, le novità sono il quadro strumenti completamente digitale, un display Full HD da 10,25", e il debutto dell'ultima versione del sistema Uconnect 5 per l'infotainment, con display minimo da 8,4 pollici. Qui invece è nella versione da 10,1”.

Davanti a chi guida la strumentazione digitale ha tante opzioni diverse di configurazione, mediante 5 menu distinti. Ma la grafica, a volte, può creare confusione e distrarre un po’.

Il nuovo sistema multimediale ha un processore molto più veloce di prima, il display ha finalmente una risposta istantanea ai comandi, è ben definito, vanta colori brillanti e menù facili da gestire. Comprende anche il navigatore TomTom interattivo con visualizzazione 3D. Il sistema consente di gestire gran parte delle funzioni dell’auto dai tanti comandi che trovate nel display, ma che possono finire per distrarvi mentre guidate.

Il collegamento ad Apple Car Play e Android Auto è wireless. Tra le altre caratteristiche connettività 4G con aggiornamenti “Over The Air” e sistema di interazione con riconoscimento vocale avanzato, che permette di dialogare con l’auto con il comando ‘Ehi Jeep’.

ALLESTIMENTI E PREZZI

La JEEP Compass è offerta in quattro allestimenti. In particolare l’ibrida plug-in può essere Night Eagle, Limited (come questa), Trailhawk e S. La dotazione di serie già nella versione entry level offre cerchi in lega da 18'', fari full Led , fendinebbia a Led, sensori di parcheggio posteriori, clima automatico bi-zona, il quadro strumenti digitale con display da 10,25'', il sistema Uconnect con schermo da 8,4'' e tanto altro.

Nel frattempo, rispetto a quando abbiamo girato il video, il listino dell’ibrida plug-in è cambiato e ora parte dai 45.850 Euro (senza considerare gli incentivi) della Night Eagle per arrivare ai 52.100 di Trailhawk o S.

Naturalmente la Compass potete averla anche con motori a benzina e diesel. Per chi la sceglie a benzina c’è un 4 cilindri 1.3 turbo con due livelli di potenza: 130 CV con cambio manuale a sei marce e da 150 CV abbinato a un doppia frizione, sempre a trazione anteriore. Per chi macina molti chilometri c’è la versione aggiornata del Multijet II turbodiesel 1.6 con 130 CV in abbinamento, per ora, a un manuale a sei marce e alla trazione anteriore.

La Jeep Compass con il restyling è cambiata fuori (e per me è migliorata, è più attuale, più accattivante), ma soprattutto dentro, con nuove tecnologie per l’intrattenimento. E’ ancora più sicura con nuovi sistemi di assistenza alla guida. La plug-in è un po’ cara e nel test in modalità elettrica ha deluso un po’, ma le daremo la prova d’appello per riscattarsi. Nell’insieme continua a rivelarsi un’auto completa, molto sfruttabile, versatile, pratica. Mancano nell’offerta delle versioni full hybrid e mild hybrid.

CONFIGURATORE ONLINE JEEP COMPASS 4XE

LE ALTERNATIVE

Come detto in apertura del video, appartiene a un segmento molto importante, in continua crescita nel mercato e molto agguerrito.

Tra le alternative alla nostra Compass ibrida plug-in ci sono Peugeot 3008 Hybrid, la nuova Nissan Qashqai, che però per ora è solo mild hybrid e più avanti arriverà il tanto atteso e-POWER, con trazione totalmente elettrica, Hyundai Tucson, che è offerta non solo plug-in, ma anche mild hybrid o Full Hybrid, il nuovo Kia Sportage, che si può avere mild hybrid, full o plug-in, e la rinnovata Volkswagen Tiguan eHybrid

Voi quale scegliereste?

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