Per molto tempo Samsung ci ha abituato a una strategia ben definita, imperniata su due famiglie di flagship, con il lancio della serie Galaxy S fissato per l'inizio dell'anno e quello della serie Galaxy Note in estate. Per quanto riguarda la prima parte del discorso, nulla è cambiato: e infatti quella che si chiude è stata la settimana dei nuovissimi Galaxy S22, Galaxy S22+ e Galaxy S22 Ultra, di cui vi abbiamo già parlato nella nostra anteprima.
Dall'anno scorso, però, qualcosa è cambiato, con la scomparsa dei Galaxy Note. D'altra parte, nel frattempo il colosso coreano ha cominciato a spingere forte sui pieghevoli: i Galaxy Z Fold, poi, ereditano uno dei concetti di fondo della serie Note, e cioè la presenza di un display decisamente più ampio rispetto al resto del mercato.
All'inizio c'era un po' di confusione, ma poi i piani di Samsung hanno preso a definirsi con linee sempre più nette. E tracciate dalla S Pen: perché se i Galaxy Note scompaiono, il loro stilo no, e dopo essere stato reso compatibile con Galaxy S21 e Galaxy Z Fold 3 (in una versione speciale, nell'ultimo caso), con Galaxy S22 l'integrazione è completa, con il pennino che trova posto direttamente nella scocca dello smartphone.
AVANTI COS FINO ALLA PROSSIMA INNOVAZIONE
Insomma, se Galaxy Note è morto, il suo spirito sembra destinato a vivere ancora sotto forma di S Pen nei modelli di vertice del catalogo Samsung: Galaxy S22 Ultra non è un Note di nome, ma di fatto sì, con tanto di design squadrato che richiama proprio l'altra serie ammiraglia.
E a chiarire una volta per tutte qual è quindi ora la strategia di Samsung per i prossimi anni è arrivato TM Roh, Presidente e Responsabile della divisione MX di Samsung Electronics, che ha rilasciato a Bloomberg delle dichiarazioni nitide:
Nel breve termine ci concentreremo su una strategia a due binari: la serie S ammiraglia nella prima metà dell'anno e l'innovativa lineup pieghevole nella seconda metà. Manterremo questa strategia fino a quando non ci sarà un'altra svolta importante, e stiamo lavorando sodo per realizzarla.Quello alla serie Note, dunque, è un addio che suona definitivo. Le tempistiche restano invariate, ma a cambiare sono i protagonisti. Sotto i riflettori Samsung ora vuole mettere i propri pieghevoli, mentre la famiglia Galaxy S è destinata a rimanere un punto fisso. D'altra parte, ha molto più senso così, considerando che S Pen a parte i Galaxy S erano sempre più simili ai Note per dimensioni e caratteristiche, creando una ridondanza che invece con i foldable non c'è, trattandosi di prodotti dalla natura molto diversa rispetto agli smartphone tradizionali.
Un altro aspetto interessanti delle dichiarazioni di TM Roh ha a che fare col futuro più remoto, e ancora non definito. Quello che emerge, infatti, è che Samsung fin da ora ha già ben chiaro che anche questa "strategia a due binari" fatta di Galaxy S e Galaxy Z Fold andrà incontro a un cambiamento che coinciderà con un'altra "svolta importante" su cui l'azienda già sta lavorando.
E quindi - dobbiamo presumere - al rilascio di una categoria di dispositivi inedita. Chissà se il riferimento è ai rollable, gli smartphone dallo schermo che si arrotola per espandersi e restringersi, e ai multi-foldable che il colosso coreano ha già mostrato in forma prototipale a ridosso del recente CES 2022. O forse a qualche altra innovazione ancora, chissà: sarà il tempo a dircelo.
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