Suzuki Swift è arrivata alla quarta generazione rimanendo sempre fedele alla filosofia "Sho - Sho - Kei - Tan - Bi" cioè "compatto - meno numeroso - leggero - minimale - bello". Il nuovo modello mantiene le proporzioni di quello precedente ma presenta un look rinnovato e tante novità a livello di meccanica con l'introduzione di un nuovo motore che punta molto sull'efficienza per offrire consumi ridotti e limitate emissioni di CO2.
Come va la nuova compatta per la città di casa Suzuki? Solitamente i test drive di vetture di questo tipo si svolgono in ambito urbano. Suzuki, però, ha voluto offrirci un'esperienza differente, portandoci a testare la nuova Swift in montagna per farcela apprezzare da un punto di vista diverso dal solito.
Infatti, c'è stata messa a disposizione la versione 4x4 della nuova Suzuki. Già perché la casa automobilistica continua a proporre questo modello anche con la tecnologia AllGrip. Sul mercato, nel segmento della Swift, oggi non esiste alcun modello che offra questa caratteristica.
E per farci apprezzare proprio questa sua caratteristica, Suzuki ci ha quindi portato sull'Altopiano di Asiago per un test drive davvero insolito.
SCHEDA TECNICA
SCHEDA TECNICA DELL'ESEMPLARE IN PROVA
- Motore: 3 cilindri benzina 1,2 litri Mild Hybrid 12 V
- Potenza: 60,9 kW / 82,8 CV
- Coppia: 111 Nm
- Trasmissione: manuale a 5 rapporti
- 0-100 km/h: 160 km/h
- Velocità massima: 12,5 secondi
- Bagagliaio min/max: 265 / 598 litri
- Lunghezza: 3.860 mm
- Larghezza: 1.735 mm
- Altezza: 1.520 mm
- Passo: 2.450 mm
- Peso: 1.070 kg
- Sospensioni anteriori: MacPherson con molla elicoidale
- Sospensioni posteriori: Barra di Torsione con molla elicoidale
- Impianto frenante: anteriore a disco, posteriore a tamburo
- Consumi dichiarati (WLTP): 4,9 litri per 100 km
- Emissioni di CO2 (WLTP): 110 g/km di CO2
COME VA? PROVA IN 'FUORISTRADA'
Le proporzioni della nuova generazione sono sostanzialmente le medesime di quelle del precedente modello. Per il design, la casa automobilistica giapponese ha optato per un'evoluzione di quello della vecchia Swift, senza arrivare a stravolgerlo. Il frontale si caratterizza per la presenza di una griglia piano black a nido d’ape e fari full LED dotati di una nuova firma luminosa. Dietro, invece, troviamo nuovi gruppi ottici a LED ad effetto tridimensionale oltre ad un nuovo paraurti.
L'efficienza è da sempre un obiettivo di Suzuki e per questo la casa automobilistica ha prestato attenzione a diversi aspetti tra cui l'aerodinamica e il peso. Nonostante la presenza della trazione integrale siamo a 1.070 kg. Il modello a 2 ruote motrici scende anche sotto i 1.000 kg.
Come anticipato all'inizio, è stato un test drive particolare. Insomma, se si parla della Suzuki Swift, si pensa subito alla città visto che si tratta di una segmento B molto compatta, anzi più di una via di mezzo tra una segmento A e una segmento B viste le sue dimensioni reali.
La presenza della trazione integrale la rende una vettura potenzialmente interessante anche per chi ha necessità un po' particolari, magari per chi abita in campagna o affronta spesso strade sterrate.
Ma come funziona il sistema AllGrip? In un'epoca in cui le case automobilistiche preferiscono aggiungere un piccolo motore elettrico per dare trazione all'asse posteriore, Suzuki ha preferito una soluzione tradizionale. La tecnologia AllGrip Auto impiega un albero di trasmissione meccanico che attraverso un giunto viscoso permette di trasferire coppia alle ruote posteriori (fino a 50:50) non appena rileva uno slittamento di quelle anteriori, a tutto vantaggio della fluidità di guida e della stabilità. Il tutto gestito perfettamente dall'elettronica.
Complice anche un'altezza maggiore di 25 mm rispetto al modello a trazione anteriore, la Swift Hybrid 4x4 si è comportata egregiamente anche fuori dalle strade asfaltate.
Intendiamoci, non abbiamo fatto un semplice sterrato ma strade solitamente utilizzate dalla forestale o da poche auto autorizzate. Insomma, percorsi non semplici pieni di sassi appuntiti, buche e tutto quello che manderebbe in difficoltà una normale auto da città. Non vogliamo certamente paragonare la Swift 4x4 al Jimny che è di un'altra categoria ma la piccola giapponese se la cava piuttosto bene. Merito anche delle dimensioni compatte e del peso contenuto che aiutano molto in questi frangenti.
Le sospensioni, ben tarate, hanno sempre assorbito molto bene le asperità del terreno, anche quando abbiamo affrontato buche e sassi di tutti i tipi. Insomma, in un percorso come quello che Suzuki ha scelto, la piccola giapponese ne è uscita fuori davvero bene.
Il motore è nuovo. Via il 4 cilindri per un 3 cilindri di 1,2 litri Mild Hybrid 12 V da 83 CV e 111 Nm di coppia. Un'unità molto regolare che punta molto sull'efficienza. Suzuki dichiara un 7% in più di efficienza rispetto al procedente propulsore. Su strada si comporta bene, anche se non bisogna attendersi prestazioni miracolose. Per affrontare al meglio salite più ripide, meriterebbe forse un po' più di coppia in basso per rendere la guida più efficace. In ogni caso, parliamo sempre di un'auto il cui ambiente naturale è la città.
Su strada, quella asfaltata, la Swift continua ad essere molto gradevole da condurre come la passata generazione. Solido l'assetto, sterzo leggero e buona insonorizzazione. Il cambio a 5 marce è preciso, niente CVT per la 4x4, con la frizione molto leggera. Anzi, all'inizio va fatta un po' di attenzione a trovare il giusto punto d'attacco.
Dei consumi è inutile parlarne vista la particolarità della prova. Ci riserviamo di approfondire questo aspetto quando affronteremo un test stradale in ambiente più tradizionale. In ogni caso, Suzuki dichiara 4,9 litri per 100 km (WLTP).
ABITACOLO, TECNOLOGIA ED INTERNI
Nonostante le dimensioni compatte, dentro lo spazio è ben organizzato. Io che supero i 180 cm di altezza davanti non ho avuto problemi a trovare la giusta posizione di guida, anzi, c'era ancora qualche cm sopra la testa. Anche al posteriore si sta bene. Con il sedile davanti impostato per le mie misure, un adulto di 180 cm può viaggiare senza particolari sacrifici in termini di spazio.
Per la plancia Suzuki ha utilizzato plastica dura ma come in tutte le giapponesi l'assemblaggio è molto buono. I comandi fisici sono ben distribuiti e sempre facilmente raggiungibili anche durante la guida. Auto razionale e molto concreta senza particolari fronzoli. Dietro al volante troviamo infatti una strumentazione analogica. Unica concessione un piccolo schermo a colori con le indicazioni del computer di bordo.
Centralmente sulla plancia è presente comunque lo schermo touch da 9 pollici del sistema infotainment che dispone di un sistema di navigazione integrato. In ogni caso, ci sono i supporti ad Apple CarPlay e Android Auto, entrambi wireless. Non da record il bagagliaio ma i 265 litri di capacità sono più che sufficienti per gli utilizzi tipici di questa vettura.
PREZZI
Swift Hybrid 4x4 AllGrip è offerta nell’unico allestimento Top e ha come unici optional le vernici speciali. I clienti possono scegliere la colorazione preferita tra nove livree monocolore e quattro bicolore. Ricca è anche la dotazione di sistemi ADAS che va oltre ai dispositivi obbligatori per legge.
Quanto costa? 24.500 euro, 2.000 euro in più della versione a 2 ruote motrici.
CONCLUSIONI
La Swift si conferma ancora una volta un'auto molto piacevole da guidare. Con la trazione integrale, la piccola giapponese si dimostra perfetta per piccoli sterrati e per garantire maggiore sicurezza, magari quando nevica. Suzuki crede molto in questo modello che da quando è stato introdotto sul mercato sta ottenendo un ottimo riscontro in termini di vendite. A settembre 2024, per esempio, in Italia ne sono state vendute 1.455 unità.
In un momento in cui le case automobilistiche stanno limitando la loro presenza nei segmenti di mercato più piccoli, Suzuki offre un modello molto interessante che può essere scelto addirittura anche con la trazione integrale che oggi in questa categoria non propone più nessuno.