È il prefetto Bruno Frattasi il nuovo direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Il Consiglio dei ministri, che si è svolto nella sede del Municipio di Cutro (KR), ha dato parere favorevole alla scelta di Mantovano-Meloni. Così, dopo Baldoni, è l’ex prefetto di Roma a guidare l’ACN.
Bruno Frattasi, il profilo del nuovo direttore generale di ACN
Bruno Frattasi è nato a Napoli il 24 aprile 1956. Si laurea presso la Facoltà̀ di Giurisprudenza dell’Università̀ degli Studi di Napoli “Federico Il”. Nel 2005 è stato nominato Prefetto della Repubblica. Ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali quello di Prefetto di Latina, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Capo dell’Ufficio Legislativo e Capo di gabinetto Ministro dell’Interno.
Uno dei recenti interventi del prefetto Bruno Frattasi
Le sfide di Frattasi
Con PNRR 623 milioni di fondi, già attivati bandi per 300 milioni
Sono tante le sfide che Frattasi deve gestire e governare in diretta collaborazione con il Governo, in particolare con il Sottosegretario Alfredo Mantovano, il capo politico dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Tra le prime, la gestione dei fondi PNRR per:
- Sviluppare servizi cyber nazionali (174 milioni di euro)
- Potenziare la cyber-resilienza per le PA (301,7 milioni di euro)
- Laboratori di scrutini e certificazione tecnologica (147,3 milioni di euro)
L’Autorità Nazionale per la Cybersicurezza ha già messo in campo da 2 anni la missione 1.5 del PNRR specifica per la cybersicurezza, ossia il fondo di 623 milioni per investimenti a fondo perduto (interamente nella quota ‘Grants’), ovvero che non contribuiscono al debito.
Per quanto riguarda la componente da circa 300 milioni per la resilienza della Pa, l’Agenzia ha attivato strumenti per la crescita e la postura di sicurezza delle amministrazioni ed ha già pubblicato 5 avvisi per fa partire gli interventi: interventi per più di 100 milioni di euro direttamente da parte dell’Acn e ha attivato 150 milioni di interventi di amministrazioni che hanno già avuto la prima parte di anticipo dall’Agenzia per partire.
Sempre in ambito PNRR, l’Acn sta lavorando sulla realizzazione della rete di laboratori di certificazione e valutazione dei prodotti, un tema che è molto collegato all’autonomia tecnologica.
“Noi – ha detto al nostro CyberSec 2023 Luca Nicoletti, Capo dei Programmi Industriali, Tecnologici, di Ricerca e Formazione del Dipartimento per la Trasformazione Digitale dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, “sempre di più spingeremo per fare in modo che dentro i sistemi nazionali della cybersicurezza ci siano sistemi verificati e non a scatola chiusa, come oggi siamo costretti a fare. E l’orizzonte è anche lo sviluppo delle capacità”.
“Analizzare un algoritmo di Intelligenza Artificiale – ha spiegato Nicoletti – non è facile” così come “analizzare i chip è un altro tema complicatissimo”. “Abbiamo tanti fondi in movimento” ha spiegato Nicoletti aggiungendo che “sui laboratori è attiva la nostra commissione di valutazione e speriamo, in tempi rapidi, di farne partire almeno 10, come previsto nella milestone, nel 2024. Siamo confidenti di riuscirci”.
Fine fase di primo reclutamento in ACN: 300 persone entro la fine di quest’anno
Infine, Frattasi dovrà continuare anche il programma di potenziamento del personale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che vede l’integrazione entro la fine del 2023 di 300 unità a supporto dello sviluppo delle attività previste dall’ACN.