Addio ai processori di OPPO: l'azienda rinuncia allo sviluppo

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Negli ultimi anni abbiamo visto un consistente incremento dei processori sviluppati dai singoli produttori nel panorama smartphone. Questo è il caso di Apple con i suoi iPhone, alla quale si è unita Google con i suoi Pixel più recenti.

E sempre nell'ultimo periodo si erano intensificati i rumor attorno a un processore sviluppato in casa anche da OPPO, la nota azienda cinese che commercializza stabilmente i suoi prodotti anche in Italia. Sappiamo infatti che OPPO già sviluppa le unità di processamento delle immagini per smartphone.

L'idea di un processore sviluppato interamente da OPPO aveva il suo fascino, e avrebbe potuto portare a un incremento dell'appeal dei suoi dispositivi sul mercato. Ma secondo le ultime novità emerse in rete l'azienda avrebbe rinunciato al progetto.

OPPO avrebbe infatti chiuso la sua divisione in Cina che si occupava proprio dello sviluppo di un processore nativo per smartphone. Questa divisione ha depositato circa 200 brevetti e dunque ipotizziamo che lo sviluppo di un processore proprietario era molto più che una semplice ipotesi.

Al momento non sappiamo esattamente cosa ha portato OPPO a chiudere la divisione, anche perché l'azienda non ha mai esternato ufficialmente la volontà di lanciare un dispositivo con un processore proprietario. Probabilmente c'entrano le recenti mosse degli Stati Uniti per limitare l'eventuale commercializzazione di chip sviluppati e realizzati da aziende cinesi.

Gli USA infatti avrebbero stretto delle nuove collaborazioni con Paesi Bassi e Giappone anche per limitare la disponibilità delle aziende cinesi di avere a disposizione materiali e macchinari per la fabbricazioni di chip.

Dunque, non sappiamo esattamente cosa sia accaduto ma di certo le recenti voci che emergono online a proposito di OPPO non sono confortanti in merito alla sua situazione nel mercato occidentale.

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