C’è stata una vera corsa contro il tempo per far partire sin dal primo settembre il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), cioè il miniassegno da 350 euro al mese per tutti coloro che, in quanto «occupabili», hanno perso l’entrata del Reddito di cittadinanza, in seguito alla stretta varata dal nuovo governo Meloni. La Corte dei conti ha dato, così, il via libera al decreto attuativo della ministra del Lavoro e il testo, suddiviso in dieci articoli, dettaglia precisamente il percorso che dovranno fare tutti quelli che hanno perso il Reddito di cittadinanza.
Si tratta dei cosiddetti «occupabili» ovvero tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, 159mila dei quali hanno già ricevuto il fatidico sms dell’Inps che comunicava loro la fine di quel comodo beneficio. Si tratta di ex percettori del Reddito che non hanno neanche un minore in famiglia o un disabile oppure un over 60 e che non sono, neanche essi stessi invalidi o aventi dei problemi di inserimento sociale (perché in quel tal caso vengono presi in carico dai servizi sociali e continuano ugualmente a prendere il sussidio di povertà).
Secondo quanto ci dicono i dati riferiti dalla ministra alla Camera, dei primi 159mila che sono completamenti decaduti dalla percezione di questo Reddito, 112mila sono attivabili sul mercato del lavoro. Di questi, la percentuale del 35% è già iscritti ad una misura di politica attiva, come corsi di formazione e di orientamento, che danno pieno diritto al Sfl. Ma vediamo invece che cosa dovranno fare tutti i restanti 73mila al fine di prendere i 350 euro al mese.
Per chiedere il Sfl bisogna essere in possesso di un Isee familiare che non sia superiore a 6mila euro, contro i 9.600 del Reddito di cittadinanza. Tutto ciò significa che gli «occupabili» che hanno un Isee tra 6mila e 9.600 perdono il Reddito e non possono neanche chiedere il Sfl. In compenso, dato che il Sfl è comunque individuale (mentre il Reddito veniva pagato a tutto il nucleo familiare), in una famiglia composta da una coppia in cui entrambi sono occupabili potrebbero entrare ugualmente due assegni da 350 euro.
Infine, è bene sapere che sono in condizioni di chiedere il Sfl tutti i singoli componenti dei nuclei familiari che percepiscono l’Assegno di inclusione e quindi si fa riferimento al nuovo sussidio di povertà per tutte quelle famiglie che hanno dei minori a carico, disabili o anziani.