AlmaLinux, l’alternativa community a Red Hat Enterprise Linux, compie un ulteriore deciso passo verso la trasparenza e l’affidabilità rendendo accessibile al pubblico ALBS, AlmaLinux Build System.
Tutti noi sappiamo che il concetto di “distribuzione” Linux si materializza nel numero e nelle versioni dei pacchetti che vengono appunto distribuiti all’interno delle varie release. Ciascun pacchetto è frutto della compilazione dei suoi sorgenti, e questa è in fondo la ragione stessa dell’esistenza di distribuzioni come CentOS (prima) ed AlmaLinux con Rocky Linux (oggi). Il codice alla base dei programmi contenuti in questi pacchetti è distribuito mediante licenza open-source, e quindi si può utilizzare e compilare per i propri scopi.
All’interno della fondazione AlmaLinux è stato deciso di rendere pubblico l’intero sistema di produzione dei pacchetti che fanno parte della distribuzione. Presso l’indirizzo https://build.almalinux.org/ è possibile avere una fotografia dell’intero ciclo di vita dei software, osservando nel dettaglio la produzione delle diverse release.
Recita il comunicato:
Today we are adding the next stage of transparency for our build processes by releasing anonymous, read-only access to our build system. This allows anyone to see what packages are being built right now, when a particular package was built, when a package build fails, and all the logs associated with the build process for each and every package.
Oggi aggiungiamo la successiva fase di trasparenza per i nostri processi di build rilasciando mediante accesso anonimo e in sola lettura il nostro sistema di build. Ciò consente a chiunque di vedere quali pacchetti vengono compilati al momento, quando è stato compilato un particolare pacchetto, quando la compilazione di un pacchetto ha esito negativo e tutti i log associati al processo di compilazione per ogni singolo pacchetto.E c’è da ammettere che la pubblicazione dell’intero sistema da una fotografia molto chiara dell’effort che richiede mantenere una distribuzione come AlmaLinux. L’esistenza della stessa non è un banale copia e incolla, ma il frutto di un lavoro assiduo e costante (ricordate l’annuncio di AlmaLinux 8.5 esattamente 48 ore dopo RHEL 8.5?) che da oggi garantisce oltretutto visibilità totale su quanto è presente nei pacchetti distribuiti.
Insomma, per quanto rimanga sempre dell’amaro in bocca ripensando alla questione CentOS è chiaro come la community abbia e stia reagendo in maniera egregia, offrendo un ampio spettro di alternative in modo che nessuno rimanga indietro.
Non è poi così male come prospettiva, non credete?
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
Tags: AlmaLinux, Build, distribuzione, Linux, system