Non è certo un segreto che il ritorno nel mondo smartphone da parte di Microsoft, con la linea Surface Duo, abbia tutt’altro che lasciato il segno: sono usciti due modelli finora, uno nel 2020 e uno nel 2021, nessun aggiornamento è pervenuto nel 2022 e non ci sono indiscrezioni significative per il 2023, benché Microsoft abbia promesso che una terza generazione arriverà - prima o poi.
Il colosso di Redmond si è comportato anche piuttosto male con gli aggiornamenti del sistema operativo, che sono arrivati molto in ritardo e con cadenza saltuaria. Surface Duo di prima generazione, uscito con Android 10 al lancio, ha ricevuto Android 11 ben 18 mesi dopo; nessuno dei due modelli ha ricevuto Android 12 “liscio”; e Android 12L o Android 12.1 è arrivato a sei mesi di distanza (e quindi un anno dall’uscita di Android 12) dalla presentazione da parte di Google. Dopodiché, il nulla: Microsoft non ha fatto menzione di eventuali altri aggiornamenti ad Android 13 o Android 14.
Step aside Pixel Fold, we have a real foldable in the house. Pixel Experience on Surface Duo, with posture support!
Test build soon! pic.twitter.com/Hayp20FVsB
Tuttavia, un barlume di speranza di vedere l’attuale release stabile del sistema operativo del Robottino, grazie alla community di sviluppatori indipendenti - più nello specifico, un ex dipendente proprio di Microsoft, Thai Nguyen, che ha dichiarato su Twitter l’intenzione di portare la “Pixel Experience” sul pieghevole a due schermi del suo ex datore di lavoro, con tanto di supporto alle sue molteplici posture.
Come potete vedere sopra, abbiamo un brevissimo video che dimostra che il sistema operativo sembra girare in modo piuttosto completo, anche se naturalmente il lavoro da fare è ancora molto. La build mostrata nel video è basata appunto su Android 13, con la speranza che se il progetto va avanti si riuscirà a vedere anche Android 14. Nguyen dice in ogni caso che la prima build sperimentale arriverà a breve per chi fosse interessato a testarla.
Sono passati diversi anni da quando il modding e il mondo delle custom ROM per Android erano al loro apice di popolarità, ma una legge è rimasta costante: è (relativamente) facile iniziare un progetto di questo tipo, ma è molto più complicato (e raro) vederlo raggiungere un livello di rifinitura paragonabile al lavoro di un produttore ufficiale. Sarà comunque interessante seguire il progetto di Nguyen e vedere fin dove si spingerà.