Android 14 bloccherà l'installazione di app obsolete per ragioni di sicurezza

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Android 14 bloccher l'installazione di app obsolete per ragioni di sicurezza

24 Gennaio 2023 4

Android 14 sacrificherà un po' di retrocompatibilità in nome della sicurezza: alcune modifiche al codice sorgente del sistema operativo, notato nelle scorse ore dai colleghi di 9to5google, indica che l'installazione di app pensate per versioni meno recenti di Android saranno completamente bloccate - anche se le si installa al di fuori del Play Store.

Già da tempo le linee guida ufficiali del Play Store indicano che le app devono essere indirizzate a un livello API quantomeno recente, se non l'ultimo. Per esempio allo stato attuale, con Android 13 in circolazione già da qualche mese, il livello API minimo è quello corrispondente ad Android 12. Questo assicura che non ci siano troppe app obsolete e abbandonate - più che altro perché rappresentano un potenziale rischio per la sicurezza.

Ma ci sono delle limitazioni a questo approccio. Per come è strutturato il regolamento attuale, se un'app non viene mai aggiornata può rimanere disponibile per chi l'ha già ottenuta in precedenza. Inoltre, basta usare store alternativi o rivolgersi al sideloading per aggirare del tutto la limitazione. Con l'implementazione di un controllo a livello OS, non ci saranno più scuse.

Android 14 semplificher

Android 15 Nov

Google, tuttavia, non intende imporre le stesse limitazioni viste nel Play Store. Per Android 14 saranno bloccate le app rivolte alle versioni più vecchie del sistema operativo. Google dice che questa soglia verrà innalzata progressivamente fino ad arrivare ad Android 6 Marshmallow, e a quanto pare da lì non si muoverà più (almeno per qualche anno).

La motivazione, dicevamo, è la sicurezza. Gli sviluppatori di Google osservano infatti che spesso i malware per Android sono rivolti a vecchie versioni delle API per aggirare limiti e controlli introdotti con quelle più nuove. Detto questo, sarà comunque possibile installare vecchie app se proprio lo si ritiene necessario, ma bisognerà agire tramite riga di comando. Naturalmente le modifiche al codice possono essere ancora annullate e Google può decidere in qualsiasi momento di posticipare o cancellare la funzionalità, anche se a giudicare da qui non ci pare molto probabile.


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