Di smartphone Android dual SIM di ogni estrazione, dagli entry level ai top di gamma come i Galaxy S23 (qui, a proposito, la recensione dell'Ultra) è pressoché pieno il mercato. Praticamente da sempre però su di loro insiste un'anomalia, grande e a tratti incomprensibile. La presenza di due SIM implica due numeri cioè due utenze diverse, una spesso utilizzata per la sfera privata e l'altra per quella lavorativa.
Ma la mancata possibilità di sdoppiare le applicazioni smorza la bellezza di racchiudere due "vite" in un solo smartphone, l'esempio più evidente è WhatsApp. Google non ha mai inserito su Android la possibilità di configurare account diversi per la stessa app, così i singoli produttori hanno dovuto attrezzarsi in autonomia e non tutti lo hanno fatto. L'anomalia potrebbe finalmente risolversi con Android 14: dalla prima Developer Preview rilasciata ieri, sembra che Google sia al lavoro per inserire nativamente in Android la possibilità di clonare le app.
Mishaal Rahman ha scovato un flag per sviluppatori che abilita una voce inedita su Impostazioni - App. Attivandolo appare Cloned Apps, una sezione che - viene spiegato all'interno - crea un alter ego di un'applicazione così da poter utilizzare due account sullo stesso smartphone. Non c'è modo di intervenire sulle app che si possono clonare, segnalano i colleghi, quindi è Google e non lo sviluppatore o l'utente che può abilitare o disabilitare la possibilità.
L'integrazione su Android 14 sarebbe una manna dal cielo: essendo nativa sulla carta dovrebbe funzionare in modo più efficace e accurato delle soluzioni a cui sono stati costretti i produttori per rimediare a quella che a tutti gli effetti si può ascrivere tra le mancanze di Google, e poi sarebbe disponibile anche sulle personalizzazioni di Android di quegli OEM che non hanno lavorato a un'alternativa.
È ancora da migliorare perché ad esempio allo stato attuale l'app clonata presenta due icone identiche, quindi ci si deve inventare qualcosa per distinguere un account dall'altro. Ma essendo alla prima Developer Preview, ammesso che Google nel frattempo stia lavorando, c'è tempo per migliorarla da qui all'estate.