Dopo i primi passi mossi lo scorso anno dal Giappone, anche il Regno Unito sembra voler mettere un freno al monopolio dell'App store di Apple su iPhone, stando alle ultime notizie pubblicate ufficialmente dalle fonti governative.
Il governo britannico infatti ha avviato un'indagine approfondita sugli ecosistemi mobili di Apple e Google da parte della CMA, l'autorità garante della concorrenza del Regno Unito, puntando il dito contro i modelli degli store digitali presenti su iPhone e Android, ovvero App Store e Play Store con l'obiettivo di valutare il loro potere di mercato e le potenziali condotte abusive.
L'indagine si concentrerà su diversi aspetti cruciali, tra cui le opzioni per la distribuzione di app nei confronti degli utenti, i termini che gli sviluppatori devono accettare per essere presenti negli store e le barriere all'ingresso di servizi concorrenti. La CMA analizzerà anche se Apple e Google stiano abusando del loro potere di mercato sui sistemi operativi mobili, ad esempio imponendo app preinstallate o limitando la scelta del browser.
L'attenzione si concentra in particolare sui termini che gli sviluppatori di app sono tenuti a rispettare per essere disponibili sull'App Store, un tema che ha già sollevato polemiche e controversie in passato. La scadenza per le indagini è fissata al 22 ottobre 2025, quindi bisognerà attendere la fine dell'anno per conoscere i risultati e le eventuali conseguenze per Apple e Google, che potrebbero concretizzarsi sotto forma di multe molto salate.
L'azione della CMA riflette un po' quanto fatto in passato dall'Unione Europea nell'ambito del Digital Markets Act, che ha portato Apple a introdurre modifiche significative al suo App Store, come il supporto per app store di terze parti, la distribuzione web di app e schermate di scelta del browser. Tuttavia, Apple ha anche introdotto termini commerciali e strutture tariffarie alternative, che sviluppatori come Epic Games e Spotify continuano a contestare, ritenendole ancora ingiuste.