Apple e Google pressate dall'India per preinstallare le sue app governative

16 hours ago 24

L'India ha richiesto sia ad Apple che a Google un'apertura delle loro piattaforme per favorire l'accesso diretto ai servizi pubblici locali e garantire una maggiore distribuzione delle app governative su tutti i dispositivi mobili.

LA RICHIESTA DEL GOVERNO INDIANO

Il Ministero della Tecnologia indiano, stando a quanto riportato da Bloomberg, ha recentemente incontrato i rappresentanti di Apple, Google e altri produttori di smartphone per proporre un’iniziativa ambiziosa: rendere il portale GOV.in - una suite di applicazioni pubbliche - accessibile direttamente sugli app store di Apple e Android. Secondo fonti vicine ai colloqui, il governo intende anche rendere preinstallata la suite GOV.in sui dispositivi venduti in India e scaricabile da fonti terze senza essere etichettata come "non attendibile".

Questa richiesta si inserisce in una più ampia strategia del governo per espandere l’accesso ai suoi servizi pubblici tramite la tecnologia mobile, con l’obiettivo di incrementarne l’utilizzo tra i circa 700 milioni di utenti di smartphone presenti nel Paese.

LA RESISTENZA DI APPLE E GOOGLE

Nonostante il dialogo avviato con il governo, Apple e Google non sembrerebbero disposte a cedere facilmente. Google, che domina il mercato indiano degli smartphone con il sistema operativo Android presente su oltre il 90% dei dispositivi, si sarebbe opposta alla proposta. Anche Apple, secondo le fonti, sarebbe poco incline ad accettare tali cambiamenti. Nel corso delle discussioni, il governo avrebbe anche avanzato l'ipotesi di adottare misure legali o regolamentari per costringere le aziende a conformarsi.

Apple e Google esercitano un rigido controllo sui loro app store, considerati fondamentali per il successo commerciale degli smartphone e per garantire la sicurezza degli utenti. Questi marketplace non solo ospitano milioni di app, ma rappresentano anche una fonte di profitto significativo, trattenendo una commissione del 30% sui ricavi degli sviluppatori. Tuttavia, questa politica è spesso stata criticata per il suo carattere monopolistico.

In India, le app governative sono già disponibili individualmente su Apple Store e Google Play, ma il governo ritiene che una maggiore integrazione della suite GOV.in potrebbe aumentarne la diffusione.

UN MERCATO CRUCIALE PER LE BIG TECH

L'India non sarebbe il primo Paese a richiedere modifiche alle politiche degli app store. Nel 2021, Apple ha introdotto in Russia un'opzione che permette agli utenti di installare app governative suggerite per rispettare le normative locali.

Tuttavia, l'India è nota per adottare misure drastiche nei confronti delle grandi aziende tecnologiche. Nel 2020, ha vietato l'uso dell'app di video TikTok e ha richiesto a Meta di fornire accesso ai messaggi criptati di WhatsApp in determinate circostanze, provocando battaglie legali. Le politiche tech di New Delhi hanno spesso avuto un effetto domino a livello globale, causando non pochi grattacapi ai colossi della tecnologia.

Nonostante le tensioni regolamentari, l'India è sempre più centrale per le strategie di crescita di aziende come Apple e Google. Negli ultimi anni, Apple ha ampliato significativamente la sua produzione in India, che ora rappresenta il 14% della produzione globale di iPhone. Allo stesso modo, Google ha investito miliardi di dollari per assemblare i suoi smartphone Pixel nel sud del Paese, puntando anche su servizi complementari come i pagamenti digitali e l’intelligenza artificiale.


Read Entire Article