Apple e Google rischiano grosso in Corea per i pagamenti in-app

2 years ago 193

Apple, Google e la locale One Store avrebbero violato la legge sui pagamenti in-app: su questo indagherà l'autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni KCC* della Corea del Sud, aprendo un nuovo fronte oltre a quello già aperto in altri Paesi. In Olanda, ad esempio, l'azienda di Cupertino ha già ricevuto dieci multe per motivi analoghi prima di trovare un (temporaneo?) compromesso con l'antitrust locale.

* Korea Communications Commissions.

Secondo quanto stabilito dal Telecommunications Business Act approvato nel Paese asiatico lo scorso anno, condurre pratiche commerciali scorrette può comportare una multa fino al 2% del reddito medio annuo. Di fatto, Google ed Apple (così come One Store) non possono obbligare gli sviluppatori delle applicazioni ad utilizzare i loro rispettivi sistemi di pagamento.

IL COMMENTO DI GOOGLE

Questo il commento rilasciato da un portavoce di Google:

Abbiamo lavorato a stretto contatto con gli stakeholder del governo e la nostra comunità degli sviluppatori per ampliare la scelta degli utenti in Corea in conformità con la nuova legge, continuando a garantire nel frattempo la possibilità di investire nell'ecosistema e fornire un servizio sicuro e di alto livello ed un'esperienza di qualità per tutti. [...] Continueremo a collaborare con il KCC.

Per il momento Apple non ha rilasciato nessuna comunicazione. Prima di arrivare alla multa, il KCC ha spiegato che il suo obiettivo sarà quello di correggere le distorsioni di mercato. Qualora ciò non avvenisse per volontà delle parti coinvolte - in questo caso Google, Apple e One Store - il passo successivo sarà l'applicazione delle multe.

UNA PROMESSA NON MANTENUTA?

L'indagine fa seguito alla decisione presa da Google a fine 2021 sulla possibilità in Corea di non passare necessariamente dal Play Store per i pagamenti in-app. Stesso discorso per Apple, che ha annunciato l'adeguamento alla nuova normativa locale a inizio anno. Evidentemente nessuna delle due società ha effettivamente applicato la modifica dei rispettivi termini di pagamento.