Apple e Google, una soluzione comune contro l'uso illecito di AirTag e altri tracker

1 year ago 144

Apple e Google hanno annunciato una proposta di specifica di settore congiunta per contrastare l'utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth e prevenire il tracciamento indesiderato, un'attività illecita di cui stiamo sentendo parlare sempre più spesso negli ultimi mesi. Questa iniziativa, prima nel suo genere in questo settore, consentirà ai dispositivi di supportare il rilevamento e gli avvisi di localizzazione non autorizzata sia su piattaforme iOS che Android.

INIZIATIVA SOSTENUTA DA VARI PRODUTTORI

Diversi produttori di dispositivi di tracciamento, tra cui Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Plebee, hanno già mostrato il loro sostegno alla bozza di specifica che offre tutti gli strumenti necessari per integrare queste funzionalità nei propri tracker. Questa nuova specifica è stata presentata come un Internet Draft attraverso l'Internet Engineering Task Force (IETF), un'organizzazione leader impegnata nello sviluppo di standard.

Tutti gli interessati sono stati invitati e incoraggiati a esaminare e fornire commenti sulla specifica nel corso dei prossimi prossimi tre mesi. Dopo questa prima fase di consultazione, Apple e Google collaboreranno per raccogliere e gestire i feedback ricevuti ed entro la fine del 2023 verrà rilasciata una versione definitiva della specifica


UN PASSO IN AVANTI SIGNIFICATIVO

Apple, fin dal lancio dei suoi AirTag, ha sempre cercato di evitarne l'utilizzo improprio, apportando anche una serie di aggiornamenti oltre a collaborare con le forze dell'ordine. Nel 2021, inoltre, ha sviluppato l'app Tracker Detect per consentire il rilevamento di AirTag anche a coloro che hanno uno smartphone Android.

Secondo quanto affermato da Ron Huang, Vice President of Sensing and Connectivity di Apple, questa nuova specifica di settore si basa sulle protezioni sviluppare per AirTag e, grazie alla collaborazione con Google, si farà un notevole passo in avanti fondamentale per contribuire a contrastarne l'utilizzo improprio e il tracciamento indesiderato.

Dave Burke, Vice President of Engineering di Android, ha sottolineato il fatto che, anche se i tracker Bluetooth hanno reso possibili enormi vantaggi per l’utente, comportano comunque anche il rischio di tracciamento indesiderato, un problema che può essere risolto solo attraverso l’azione congiunta dell’intero settore.

Nello sviluppo di questa specifica, oltre al feedback dei produttori, si è anche tenuto conto dei contributi di vari gruppi di sicurezza e di attivisti tra cui la National Network to End Domestic Violence, che sostiene la definizione di standard universali a protezione di coloro che sono stati vittime dell'utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione, secondo cui questo nuovo standard ridurrà al minimo le opportunità di abuso della tecnologia consentendo la rapida individuazione di tracker indesiderati.

Soddisfazione, infine, è state espressa anche da Alexandra Reeve Givens, presidente e CEO del Center for Democracy & Technology, che ha elogiato Apple e Google per questa collaborazione e per il loro impegno nello sviluppo di una soluzione comune per il rilevamento dei tracker.


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