Lo scorso maggio, Apple e Google hanno annunciato una soluzione comune volta a contrastare l'utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth e a prevenire il tracciamento indesiderato, un'attività illecita di si sente spesso parlare negli ultimi mesi. Questa iniziativa consentirà ai dispositivi di supportare il rilevamento e gli avvisi di localizzazione non autorizzata sia su piattaforme iOS che Android.
PUBBLICATA LA BOZZA DELLE SPECIFICHE
A distanza di qualche mese dall'annuncio, lo sviluppo delle specifiche sarebbe ormai prossimo alla finalizzazione e quella che sembrerebbe essere una bozza finale è stata pubblicata il 20 dicembre sul sito dell'Internet Engineering Task Force (IETF), un'organizzazione per lo sviluppo di standard. Le specifiche sono state aperte alla prima revisione e a eventuali commenti da parte di soggetti esterni fino allo scorso agosto.
Oltre ad Apple e Google, anche altre aziende, tra cui Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee, hanno espresso sostegno all’iniziativa. Al momento, tuttavia, non è noto se queste società abbiano fornito comunque un loro feedback e quanto siano effettivamente coinvolte nello sviluppo dello standard comune.
FINALIZZAZIONE ORMAI PROSSIMA
Nel corso dello sviluppo di queste specifice, Apple e Google avrebbero anche tenuto conto dei contributi di vari gruppi di sicurezza e di attivisti tra cui la National Network to End Domestic Violence che sostiene la definizione di standard universali a protezione di coloro che sono stati vittime dell'utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione, secondo cui questo nuovo standard ridurrà al minimo le opportunità di abuso della tecnologia.
I dispositivi di tracciamento generalmente si basano su ecosistemi di dispositivi specifici per funzionare, come gli iPhone e la rete Dov'è per AirTag. Tuttavia, le notifiche dipendono anche dal dispositivo. Di conseguenza, gli utenti iPhone vedranno delle notifiche in caso abbiano addosso un AirTag sconosciuto, ma coloro che hanno un dispositivo Android no, a meno che non venga ricercato tramite una specifica app.
Il nuovo standard ha lo scopo di far sì che sia gli utenti iPhone che Android ricevano gli avvisi, indipendentemente dal fatto che il tracker sia un AirTag o un altro compatibile con il sistema operativo Android.