Apple e salute: i timori del passato e i grandi progetti per il futuro

1 year ago 117

Apple vuole rendere i suoi dispositivi sempre più adatti alla rilevazione di dati di natura sanitaria. Non è una volontà dell'ultimo minuto, fin dal lancio del primo smartwatch nel 2014 (sino ad arrivare ai giorni nostri) si sono capite le intenzioni dell'azienda che, tuttavia, non si sono mai concretizzate del tutto. Tim Cook non ha mai voluto mettere a rischio l'immagine del brand con prodotti snaturati rispetto al core business, né proporre sul mercato dispositivi mal funzionanti e che mettessero a rischio la privacy sanitaria degli utenti. Di questo si parla in un lungo articolo scritto da Mark Gurman su Bloomberg in cui emergono dettagli su progetti sino ad oggi poco conosciuti e su ciò che invece potremmo attenderci nell'immediato futuro.


APPLE E SALUTE

  • Avolonte Health è il nome di una "misteriosa" azienda controllata da Apple e mantenuta nascosta per anni. Nata nel 2011, è stata voluta da Steve Jobs per sviluppare un sistema non invasivo per il monitoraggio della glicemia da parte dei malati di diabete. Una soluzione rivoluzionaria alla quale ha lavorato anche Alphabet con le sue lenti a contatto per la misurazione del glucosio nelle lacrime. Il progetto, però, non è andato avanti. Di Avolonte erano a conoscenza sono alcuni top manager, lo stesso Cook visitava i laboratori in incognito.
  • Apple Watch: il "prossimo capitolo della storia di Apple", l'aveva definito Tim Cook, progettato per misurare il battito cardiaco, contare i passi, le calorie bruciate e per monitorare l'attività fisica. Avanzato tecnologicamente, ma non all'avanguardia perché il progetto iniziale doveva essere ancora più grandioso: Apple Watch doveva infatti essere un dispositivo medico con monitor Avolonte integrato.
  • Il progetto Apple Watch-dispositivo medico è stato rallentato dai timori di Tim Cook, preoccupato che il prodotto snaturasse la brand-identity, che non fosse di qualità e che non rispettasse la privacy degli utenti. Nel corso degli anni l'indossabile è stato migliorato, ora è in grado di rilevare informazioni ad esempio sulla qualità del sonno e sull'ossigeno nel sangue. Inizialmente, però, si voleva proporre un Apple Watch meno smart e più di supporto medico, con una tecnologia integrata basata sulla proiezione laser attraverso la pelle per misurare la riflessione della luce: in questo modo sarebbe stato infatti possibile calcolare la concentrazione di glucosio nel liquido interstiziale e nel flusso sanguigno. Quando Apple Watch è stato presentato nel 2014 questa tecnologia non era ancora pronta e c'erano difficoltà di affidabilità e nel reperire tutti i componenti necessari.


  • Il progetto di monitoraggio del glucosio non si è mai fermato, costando decine di milioni di dollari all'anno. Ora si è spostato da Avolonte all'Exploratory Design Group presso Apple, ma è ancora lontano dall'essere inserito in un Apple Watch. Lontano anche il tracker nutrizionale nell'app Salute, così come la realizzazione di dispositivi esterni come la bilancia ed il bracciale per la pressione del sangue (quest'ultimo era stato progettato da Jony Ive e non si gonfiava sul braccio). Apple aveva progettato anche sensori da posizionare vicino al letto per monitorare il sonno, così come cinturini per l'orologio con specifici sensori.
  • Project Fennel: progetto che prevedeva la compatibilità di Apple Watch con Android. Si è rinunciato, perché Apple Watch è stato considerato un driver delle vendite di iPhone.
  • Piani per il futuro: il rilevamento dell'ipertensione e dell'apnea notturna sembrano essere le novità più probabili nel breve-medio termine. Non solo, perché AirPods diventeranno uno strumento per i test acustici, e Vision Pro sarà utilizzato per monitorare diversi parametri della nostra salute (anche mentale). L'intenzione è quella di fornire agli utenti uno strumento multifunzione che sostituisca quelli monofunzione attuali (misuratori pressione, termometri). Si dice che il prossimo anno possa essere rilasciata la funzione di misurazione della pressione del sangue: non sarà come i sensori che usiamo oggi (esterni), ma un sistema che dirà all'utente se la pressione tende verso l'alto o verso il basso, correlando l'andamento a ciò che si sta facendo in quel determinato momento. Si lavora a tecnologie ancora più precise, ma se ne parlerà nei prossimi anni.
  • Stesso discorso varrà in futuro per il glucosio, con una valutazione dell'andamento più che del dato preciso. Ma si rimarrà in questo ambito, senza mai invadere il campo dell'assistenza sanitaria post-rilevazione.

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