ripristino dei sistemi impattati.
Dopo l’ASL 1 dell’Abruzzo, un’altra struttura sanitaria italiana è finita del mirino dei cyber criminali. È l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli vittima di un attacco informatico di tipo ransomware e sono in corso valutazioni per definire la portata dell’attacco, oltre che la natura dei dati oggetto della violazione. Come si legge dal sito dell’ospedale, il cyber attacco è stato sferrato il primo luglio, è stata data comunicazione il 4 luglio e da questa mattina, 6 luglio, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha inviato una propria squadra di esperti presso il nosocomio napoletano per contribuire all’analisi dell’attacco e al
ripristino dei sistemi impattati.
Frattasi (ACN): “Al lavoro da stamattina per comprendere le esatte dimensioni dell’attacco e dare ogni forma di supporto all’ospedale napoletano per un ripristino che ci auguriamo possa essere rapido ed efficace“
“Il Csirt, la squadra operativa dell’Agenzia, sta lavorando da stamattina per comprendere le esatte dimensioni dell’attacco e dare ogni forma di supporto all’ospedale napoletano per un ripristino che ci auguriamo possa essere rapido ed efficace – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, pref. Bruno Frattasi – Rinnovo, pertanto, l’invito a tutte le realtà pubbliche del settore sanitario, i più impattati nel nostro paese, a proteggere i propri sistemi informatici adottando le soluzioni tecniche ed organizzative del caso, anche attraverso il loro aggiornamento costante per non cadere vittima di questi attacchi.
Conoscere in maniera chiara e approfondita i propri sistemi e le loro dipendenze, sia tecnologiche che organizzative, e il possesso di un solido backup, ha concluso Frattasi, “è la strada primaria per far fronte a questo tipo di incursioni degli hacker criminali”.
Come emerge dalla Relazione del 2022 dell’ACN, la Sanità è stato il quinto settore più colpito dagli attacchi informatici.
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