Attacco informatico ai siti web di Roma Capitale gestiti da Zetema del progetto cultura, tra cui quello della sovraintendenza, i musei comunali, e quello turismo.
I criminal hacker, nella notte tra domenica e lunedì scorso, hanno bloccato il sito di Zetema e quelli gestiti dall’azienda. II sito è down da ieri mattina, nel frattempo sono intervenuti gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico della polizia postale per mettere in sicurezza i sistemi, valutare la portata dell’intrusione e ripristinare la funzionalità.
L’azienda, ha spiegato in una nota, “In seguito alle prime verifiche tecniche, svolte con il supporto di una primaria società del settore, si è evidenziato un attacco di natura informatica. Abbiamo tempestivamente informato l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali e stiamo procedendo a informare le autorità competenti. Attualmente sono state attivate tutte le misure necessarie per ripristinare i servizi nel minor tempo possibile”.
Ransomware contro il Zetema: chiesto il riscatto
L’attacco hacker è stato di tipo ransomware, ovvero con richiesta di riscatto, particolare su cui viene però mantenuto riserbo. Tanto la società del Campidoglio quanto gli investigatori non parlano infatti della somma richiesta all’azienda e delle modalità con cui è stato chiesto il riscatto.
Non è il primo attacco hacker che subisce il Campidoglio. A marzo venne bloccato il sito internet del Comune per alcune ore, nel giorno in cui le famiglie romane attendevano la pubblicazione delle graduatorie delle scuole materne, mentre il 16 maggio dell’anno scorso un altro tentativo di assalto era stato respinto. L’attacco hacker peggiore nel Lazio però sinora l’ha subito la Regione nel 2021.
Era il 30 luglio di due anni fa quando i pirati informatici mandarono in tilt i servizi dell’ente, tra cui il sistema informatico sanitario e quello dedicato alla vaccinazione anti-Covid. Il risultato fu un mese di paralisi, con i cittadini impossibilitati ad accedere anche ai registri dei dati delle farmacie e difficoltà nel rilascio dei green pass. Il sistema è poi stato ripristinato, ma i danni che ha prodotto ancora creano problemi, considerando che parte dell’archivio regionale di quel periodo è ormai solo cartaceo. Ora il nuovo attacco alla capitale, andando a colpire il settore culturale.