Per ora Netflix studierà la situazione in 3 soli paesi, prima di prendere decisioni per il resto del mondo
Dopo alcune avvisaglie negli anni passati, e dopo il recente aumento di prezzo negli USA, Netflix prepara questa volta un giro di vite che potrebbe essere particolarmente inviso ai suoi utenti: chi condivide l'account, dovrà pagare un extra.
Parliamo di un test ufficiale, avviato da Netflix in Cile, Costa Rica, e Peru. Gli utenti Standard e Premium di questi paesi potranno aggiungere dei "sotto account" per al massimo due persone con le quali non sono conviventi. Ciascuno di questi avrà il suo profilo ed i suoi contenuti consigliati (che potranno anche essere importati da uno dei profili già esistenti), ma soprattutto login e password univoci, al prezzo di 2.380 CLP (2,67€) in Cile, 2,99 USD (2,73€) in Costa Rica, ed 7,9 PEN (1,92€) in Peru.
Il prezzo per poter condividere l'account oscilla un po', ma facendo una media di comodo a 2,5€, sono in pratica 5€ in più per poter condividere Netflix con 2 persone fuori dalla propria abitazione. Se considerate che al momento l'abbonamento Premium in Italia costa 17,99€, siamo in pratica a 23€ al mese per condividere l'account fra 3 persone (proprietario + due esterni), ovvero 7,6€ al mese circa. Per di più considerate che, essendo quattro i profili dell'abbonamento premium, solitamente questo viene ora condiviso tra 4 persone appunto, ovvero 4,5€ a testa. Siamo quindi di fronte ad un potenziale rincaro del 68% circa, a spanne, se queste stesse modifiche dovessero essere applicate anche da noi.
Non si parla tra l'altro di sanzioni, ovvero di cosa farà Netflix a chi condividerà l'account al di fuori della propria abitazione, ma è facile pensare (come minimo) ad una sospensione dello stesso.
In ogni caso, per adesso, Netflix sottolinea che si tratta di un test limitato, e che prima di apportare cambiamenti nel resto del mondo studierà bene l'andamento di questa modifica nei tre paesi in questione. Non ci resta quindi che attenderne gli esiti a nostra volta, ma è chiaro che Netflix stia (giustamente) cercando modi per "battere cassa", e che si tratti di un rincaro dell'abbonamento o di vincoli sulla condivisione dello stesso, difficilmente possono essere buone notizie per gli utenti finali.