Attenzione alle app che trattano dati sanitari: Garante Privacy avvia istruttoria

2 years ago 274

Il Garante Privacy ha aperto un'istruttoria su un'app realizzata dall'Associazione Covid Healer Onlus che offre consulenza e assistenza sanitaria e, per raggiungere questo scopo, tratta dati personali di pazienti e professionisti sanitari.

L'obiettivo dell'indagine è stabilire se è stata rispettata la normativa italiana ed europea che fissa il divieto di trattare determinate categorie di dati tra cui quelli sanitari:

L'autorità ricorda che la normativa italiana ed europea prevede un divieto generale di trattare i dati di “categorie particolari di dati”, tra cui rientrano quelli sulla salute, ad eccezione di alcuni casi esplicitamente indicati - ad esempio per motivi di interesse pubblico o per finalità di medicina preventiva, diagnosi, assistenza o terapia sanitaria - e solo in seguito all’adozione di particolari garanzie

Per contestualizzare la notizia, si ricorda che Covid Healer è l'app del Dott. Andrea Stramezzi, pubblicizzata come strumento in grado di curare il covid gratuitamente in tutt'Italia, tramite - come accennato in apertura - la telemedicina. Tocca quindi un argomento che definire attuale al momento è riduttivo e si rivolge ad una platea di potenziali utenti quanto mai vasta. A ridosso di Natale il medico aveva annunciato l'arrivo dell'app nel Play Store, e la prossima distribuzione in App Store.

Fra poche ore sarà Natale
Gesù bambino (con vs donazioni e il lavoro dei volontari) ci ha portato il regalo

Finalmente la versione android dell'app Covid Healer è stata approvata!
Da oggi l'app è scaricabile con il nome "C-Healer" a questo linkhttps://t.co/WlQTmV8nw8

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— Andrea M. G. G. Stramezzi😷 (@AStramezzi) December 24, 2021

Il Garante sottolinea che per valutare la liceità dei trattamenti dei dati personali posti in essere tramite l'app, approfondirà la base giuridica di tale attività e le finalità perseguita dell'Associazione. Caso specifico a parte, sul quale il compito di pronunciarsi spetta al Garante, affidare i propri dati personali ad un qualsiasi soggetto terzo dovrebbe essere una scelta molto ben ponderata, soprattutto quando si tratta di informazioni così sensibili come quelle sul proprio stato di salute.


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